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22 Novembre 2024

Alpinismo e Spedizioni · Vertical

Alex Txikon torna sull’Annapurna con Mattia Conte per il suo secondo tentativo invernale

Alex Txikon, agosto 2024. Fonte FB

Oggi la partenza per l’Himalaya

Alex Txikon ha annunciato ieri, il suo  secondo tentativo invernale sull’Annapurna. L’alpinista basco partirà per l’Himalaya nepalese, oggi 22 novembre.

Come nell’inverno 2023-24, lo accompagneranno Mattia Conte (in partenza sempre oggi, dall’Italia) e una squadra di sherpa di Seven Summit Treks. Questa volta, si uniranno al team anche il polacco Waldemar Kowalewski e il pakistano  Sajid Sadpara.

Da Bilbao, dove  è stato nelle ultime settimane ad aiutare Txikon a completare il suo nuovo museo della montagna, parte anche il fortissimo Chhepal Sherpa.

Il gruppo dovrebbe raggiungere il Campo Base il 21 dicembre.

CB Annapurna I, gennaio 2024. Foto Andres Navamuel. Fonte A.Txikon-facebook

Acclimatamento sull’Ama Dablam

Come già fece nel 2019-20 prima di tentare l’Everest,  Txikon ha riferito che avrebbe scalato l’Ama Dablam per acclimatarsi, con un gruppo di circa 12 persone. Waldemar Kowalewski si unirà a lui sull’Ama Dablam, alla guida di Bartlomiej Leonowicz, Lukasz Awizem e Andrzej Kolodziejczyk. Kowalewski conosce la via: l’ha scalata solo tre settimane fa.

Sull’Ama Dablam, insieme a Conte, ci sarà anche un altro italiano: D0menico Perri.

Alex Txikon

Alex Txikon ha al suo attivo la prima invernale del Nanga Parbat, effettuata nel 2016 con il padre di Sajid, Ali Sadpara, e il bergamasco Simone Moro, quest’inverno impegnato sul Manaslu. Il basco è specializzato in spedizioni invernali sugli 8.000, che affronta con il supporto di forti team di Sherpa.

Dopo due tentativi invernali sul K2, in Pakistan, si è  dedicato alle vette nepalesi lanciando diversi tentativi sull’Everest e sul Manaslu. Ha finalmente raggiunto la vetta del Manaslu nel gennaio 2023 con Chhepal Sherpa, Pasang Norbu, Gyalu Sherpa, Mingtemba Sherpa, Pemba Tashi e il defunto Tenjen Lama, morto sullo Shisha Pangma l’anno scorso. Txikon non ha utilizzato O2 supplementare durante la salita, a differenza del team di Sherpa.

Prima invernale del Nanga Parbat, 2016: (da sinistra) Alex Txikon, Tamara Lunger, Simone Moro, Ali Sadpara. Fonte: facebook

Txikon e il suo team hanno tentato per la prima volta l’invernale sull’Annapurna lo scorso anno. Hanno chiuso la spedizione a metà gennaio, dopo aver perso tutto il materiale depositato al Campo 3. All’epoca, Txikon disse che non era più disposto a risalire il grande couloir soggetto a valanghe, situato tra i Campi 2 e 3. “Abbiamo già corso troppi rischi – ammise Txikon allora.

Txikon realizza tutte le sue spedizioni invernali sugli Ottomila entro l’inverno astronomico (21 dicembre-20 marzo). Non ha mai raggiunto  il Campo Base prima del 21 dicembre. Tuttavia,  il suo acclimatamento lo completa, solitamente nel mese di dicembre, sulle vette più basse.

I compagni di cordata di Txikon

Mattia Conte. Foto arch. personale

 

Mattia Conte ha fatto parte del team Seven Summit Treks durante l’invernale al K2 del 2021, ma si è ritirato dopo la morte del suo amico Sergi Mingote. Ha anche affiancato Txikon nel tentativo sull’Annapurna lo scorso inverno e durante l’acclimatamento sul Chulu East.

Waldemar Kowalewski era con Txikon nell’ultimo tentativo invernale del basco sul K2 (2018-19). Tuttavia, durante la discesa dal Campo 1, dopo la sua prima incursione sulla montagna, un sasso lo ha colpito alla gamba e ha dovuto essere evacuato. È tornato sul K2 nell’inverno 2021 come membro del team Seven Summit Treks.
Kowalewski ha preso parte a 21 spedizioni sugli Ottomila e nel suo cahier mancano solo più Shisha Pangma e Cho Oyu (Tibet).

Waldemar Kowalewski, invernale al K2 2020-2021. Fonte: facebook

 

Seguendo le orme di suo padre Alì, Sajid Sadpara spera di chiudere tutti i 14 Ottomila senza l’ausilio di ossigeno supplementare. Ha già scalato l’Everest una volta, il K2 due volte e l’Annapurna una volta, tutte senza portare con se bombole di ossigeno.

Sajid Sadpara. Fonte instagram