I due scalatori italiani chiudono un progetto pluriennale nelle Gole di Gondo (11 metri, WI4+, M10) che Moroni è riuscito a salire in libera il 13 gennaio
Tommaso Lamantia, da buon conoscitore delle Alpi, da anni coltivava un progetto alle Gole di Gondo (Gabi, Svizzera), un luogo dove decenni prima aveva vissuto le sue prime avventure su ghiaccio e misto.
Dalla relazione di Lamantia:
«Nel 2017, complici la voglia di avventura e la visione di una linea, convinco Luca [Moroni] a salire un tiro di ghiaccio sotto al Cascatone di Gabi (che scopriamo essere già stato salito, visto che in cima troviamo una sosta) che ci porta alla base di una candela corta e sotto a uno strapiombo con sopra la testa numerosi artigli di ghiaccio. Si nota una linea evidente che taglia tutto lo strapiombo e vogliamo valutare se è salibile. Scaliamo e chiodiamo il secondo tiro senza troppe difficoltà e ci troviamo alla sosta del tiro del tetto. In tre giornate riusciamo a finire la linea, ma dobbiamo attendere che si formi l’ultimo tiro di ghiaccio. Così il progetto si allunga e diventa epico non tanto per l’avvicinamento che, per essere nelle Gole, è molto comodo e breve, quanto per la ricerca delle condizioni».
Solo quest’inverno, approfittando di un periodo freddo, è arrivata l’occasione tanto attesa e Lamantia e Moroni sono riusciti a completare quella che hanno battezzato Gli Artigli di Dade. La vera e propria conclusione dell’avventura è avvenuta il 13 gennaio con la salita in libera di Luca Moroni.
“Oggi con la libera (Luca) chiudiamo il cerchio e finalmente dopo qualche anno dall’inizio del progetto e dopo tre giornate di apertura e due per la libera si conclude il viaggio!! – scrive Lamantia su instagram – La via è breve ma intensa, un tiro di ghiaccio porta alla base della strapiombante parete che si supera con due lunghezze. Un ultimo tiro di ghiaccio porta in cengia (possibilità di calarsi con una doppia dalla sosta del 3 tiro).”
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