La nuova linea (500 m, 7b+?) si compone di 12 tiri. E’ “una via di qualità, praticamente pulita”, affermano i protagonisti
Tasio Martín e Ibon Mendia, recentemente agli onori delle cronache per l’apertura di Erresistenziara Kondenatuak (420 m, 7a) sulla parete ovest della Torre Nord del Paine nella Patagonia cilena, hanno spostato la loro attività nella Patagonia argentina e ora annunciano l’apertura di un’altra interessante via, questa volta nel massiccio del Fitz Roy. Si tratta di Dardara (500 m, 7b+?) sulla parete Est dell’Aguja Mermoz (2730 m).
“Aprire una via di qualità, praticamente pulita, in un ambiente come questo, è qualcosa di unico. L’incertezza di non sapere cosa troverai, se riuscirai ad arrivare fino in fondo, se ci sarà tempo di farlo in un solo giorno… rende l’esperienza più intensa, e lo è ancora di più quando porti con te solo gli amici,un paio di chiodi e l’imbracatura”, si legge nel post pubblicato da Tasio Martin.
La linea si compone di dodici tiri fino alla cresta, dove si collega a Pilar Rojo (Kurt Albert e Bernd Arnold, 1999), lungo cui sviluppa gli ultimi cento metri fino in vetta.
Tasio Martín e Ibon Mendia hanno aperto in libera quasi tutta la via, fatta eccezione per una fessura ghiacciata, anche se avevano ancora una lunga sezione da completare. La linea si presenta come un couloir verticale e diretto, incastrato tra la via Ferrari-Ceballos e la Pilar Rojo.
Visualizza questo post su Instagram