Cerro Piergiorgio: Della Bordella, Eynard e Grasso completano Gringos Locos
Obiettivo raggiunto per Matteo Della Bordella, Dario Eynard e Mirco Grasso e per il progetto CAI Eagle Team: a trent’anni dal primo tentativo di Maurizio Giordani e Luca Maspes, intorno alle 3 di notte di giovedì 27 hanno raggiunto la cima del Cerro Piergiorgio completando la via “Gringos Locos” sulla parete nord-ovest. Sfidando il freddo e il forte vento, la cordata ha raggiunto la cima , per poi ridiscendere immediatamente, evitando l’arrivo del maltempo.
«Siamo veramente al settimo cielo» racconta Della Bordella «Non poteva esserci miglior conclusione del progetto CAI Eagle Team. Un progetto che è stato una scommessa. Abbiamo realizzato una spedizione complessa, che ha messo alla prova tutti i partecipanti nel loro battesimo con le montagne più belle al mondo».
«Sono soddisfatto e orgoglioso che il Cai sia riuscito a riproporre alpinismo di alto livello partendo dal coinvolgimento dei giovani alpinisti che hanno dimostrato non soltanto doti tecniche, ma quello spirito di aggregazione che permea da oltre un secolo il nostro Sodalizio» è il commento del Presidente generale del CAI Antonio Montani.
Ancora Matteo Della Bordella sul suo profilo Instagram: «Un grazie di cuore a tutti quanti hanno reso possibile questa avventura: i miei due eccezionali compagni di cordata Dario e Mirco, Maurizio e Luca che trent anni avevano fatto un impresa pazzesca e visionaria, un team unico composto da tutti i ragazzi, tutor e film makers che hanno preso parte alla spedizione ed infine il Club Alpino Italiano e il Club Alpino Accademico Italiano per aver creduto in questo grande e un pizzico folle progetto!!»
Reggio e Meliffi aprono la variante “Jineteada” sulla Aguja Medialuna
Camilla Reggio (torinese classe 1996) e Giacomo Meliffi (originario di Urbania, in provincia di Pesaro, classe 1996) hanno invece aperto sulla Aguja Medialuna (massiccio del Cerro Torre) “Jineteada” una variante di 200 metri della “Rubio y Azul”. La nuova via, composta da cinque tiri con difficoltà massima 7a, parte sullo strapiombo del versante sud-est della Aguja de la Medialuna, per poi girare lo spigolo e ricongiungersi alla Rubio y Azul.
Le altre cordate
Marco Cordin (trentino classe 1999), Alessandra Prato (milanese classe 1995) e il tutor Massimo Faletti sono stati colpiti da una violenta influenza intestinale ai piedi delle pareti e hanno dovuto rinunciare alle salite.
L’ultima cordata, composta da Luca Ducoli (originario di Breno, in provincia di Brescia, classe 2001) e dalla tutor Silvia Loreggian, che stava tentando la vetta del Cerro Torre per la Via dei Ragni giovedì scorso, si è dovuta calare senza raggiungere la vetta a causa della presenza di ben dieci cordate, un numero davvero elevato.
A metà febbraio Ducoli e Loreggian avevano raggiunto la vetta dell’Aguja Poincenot (3002 m), dapprima tentando la salita della via Potter-Davis sulla parete nord, per poi ripiegare sulla Whillans-Cochrane (una via classica per la vetta) a causa delle avverse condizioni meteorologiche.
I componenti della spedizione rientreranno in Italia nel pomeriggio di lunedì 3 marzo.
Il progetto CAI Eagle Team
La spedizione in Patagonia guidata da Matteo Della Bordella rappresenta una tappa fondamentale del progetto CAI Eagle Team, promosso dal Club Alpino Italiano e dal Club Alpino Accademico Italiano. Questa iniziativa mira a formare giovani alpinisti attraverso esperienze di alto livello, trasmettendo non solo competenze tecniche ma anche i valori fondamentali dell’alpinismo, come il lavoro di squadra, la resilienza e il rispetto profondo per la montagna.
La spedizione, partita all’inizio di febbraio 2025, ha visto la partecipazione di sei giovani talenti dell’alpinismo italiano: Alessandra Prato, Camilla Reggio, Marco Cordin, Luca Ducoli, Dario Eynard e Giacomo Meliffi. Sotto la guida di Della Bordella e dei tutor Massimo Faletti, Silvia Loreggian e Luca Schiera, il team si è suddiviso in tre cordate autonome, ciascuna con obiettivi specifici su alcune delle cime più iconiche della Patagonia. Una cordata ha puntato al Cerro Torre, un’altra al Fitz Roy, mentre la terza, composta da Della Bordella, Schiera, Eynard e Reggio, a cui si è aggiunto poi Mirco Grasso, ha rivolto la propria attenzione al Cerro Piergiorgio.
Il Cerro Piergiorgio e la via “Gringos Locos”
Il Cerro Piergiorgio, con la sua imponente parete nord-ovest di quasi 900 metri, rappresenta una sfida alpinistica di grande rilievo. Questa parete era stata oggetto di un tentativo nel 1995 da parte degli alpinisti italiani Maurizio Giordani e Luca Maspes, che avevano aperto una via chiamata “Gringos Locos“, senza però riuscire a completarla. Della Bordella e il suo team hanno deciso di cimentarsi in questa impresa, con l’obiettivo di completare la via e rendere omaggio al lavoro iniziato dai loro predecessori.
Fonte: CAI Club Alpino Italiano