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18 Aprile 2025

Climbing · Vertical · Ambiente e Territorio · Alpi Occidentali · Alpi Orientali · Aree Montane

Climb&Clean 2025: arrampicata e ambiente per un futuro più pulito

Matteo Della Bordella e Massimo Faletti Climb&Clean 2025

Matteo Della Bordella e Massimo Faletti Climb&Clean 2025

Oltre 3700 kg di rifiuti rimossi da due falesie italiane. Un’iniziativa che unisce sport, territorio e consapevolezza ambientale.

Restituire valore alla montagna

Climb&Clean 2025 si è concluso con un risultato straordinario: più di 3700 kg di rifiuti raccolti da due luoghi iconici per l’arrampicata in Italia. Il progetto di tutela dell’ambiente montano ideato da Matteo Della Bordella e Massimo Faletti, con il supporto di Karpos e Kong, ha visto la partecipazione attiva di comunità locali, volontari e appassionati di montagna, con l’obiettivo di restituire dignità a falesie deturpate dai rifiuti e promuovere una cultura della responsabilità ambientale.

Vollein: tra storia e abbandono

La prima tappa ha toccato Vollein, nel comune di Quart (Valle d’Aosta), una falesia che sorge a poca distanza da una delle necropoli neolitiche più importanti della regione. Qui, per la prima volta, i rifiuti si trovavano direttamente in parete, tra tombe millenarie e blocchi di roccia. La quantità e la tipologia dei materiali rimossi (frigoriferi, giocattoli, copertoni, elettrodomestici) testimoniano un uso distorto e distratto di questo ambiente di alto valore storico e naturale.
La partecipazione è stata significativa anche da parte delle istituzioni, con la presenza di esponenti regionali e locali, nonché di alpinisti e chiodatori storici dell’area, a dimostrazione di quanto la sinergia tra comunità e sportivi possa diventare motore di cambiamento.

Val Campelle: tra pioggia e impegno

Matteo Della Bordella Climb&Clean 2025

Matteo Della Bordella Climb&Clean 2025

La seconda azione si è svolta in Val Campelle, nel comune di Scurelle (Trentino), dove circa 700 kg di rifiuti sono stati raccolti lungo una strada spesso vittima di scarichi abusivi. Nonostante il maltempo, i volontari, affiancati anche da membri del team Karpos, hanno operato con tenacia, raccogliendo materiali ormai degradati dal tempo.
Questa tappa ha dimostrato che l’impegno ambientale non conosce condizioni sfavorevoli: quando c’è motivazione, ogni ostacolo può essere superato.

Il valore del gesto

I promotori del progetto sottolineano che la maggior parte dei rifiuti non è legata alla comunità dei climbers, ma è il risultato di decenni di abbandoni indiscriminati da parte di chi ha usato le falesie come discariche. È quindi importante ribadire come l’arrampicata possa diventare strumento di educazione ambientale, di custodia del territorio e di valorizzazione dei luoghi naturali.

Un esempio da seguire

Massimo Faletti Clim&Clean 2025

Massimo Faletti Clim&Clean 2025

Climb&Clean 2025 è un esempio concreto di come lo sport possa farsi veicolo di trasformazione sociale. La collaborazione tra istituzioni, aziende e cittadini ha permesso di lanciare un messaggio forte: la montagna va rispettata, tutelata e vissuta in modo consapevole.
Per chi vuole approfondire altre iniziative simili o scoprire come praticare l’arrampicata nel rispetto dell’ambiente, consigliamo di leggere anche gli articoli precedenti di Mountainblog riguardanti l’iniziativa Climb&Clean.

Matteo Della Bordella sarà ospite del 73. Trento Film Festival con l’appuntamento Ai confini del mondo – L’alpinismo esplorativo fra Patagonia e Groenlandia, nel quale dialogherà con l’ex schermitrice azzurra Margherita Granbassi per raccontare della sua vita in verticale e del suo percorso di ricerca di nuove linee su alcune delle montagne più belle e remote del mondo.

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