Quale luogo migliore del Rifugio Alpetto per riandare con la memoria all’epoca dei pionieri dell’alpinismo, ai suoi personaggi e alle sue rudimentali attrezzature?

Primo rifugio del CAI, aperto nel lontano 1866 quando il Monviso era stato scalato per la prima volta da pochi anni, fu costruito proprio per dare un appoggio agli alpinisti diretti al “Re di Pietra”, permettendo loro un avvicinamento più comodo e veloce.

Perso il suo ruolo di primaria importanza nel 1905 con la costruzione del Quintino Sella, l’Alpetto attraversò un lungo periodo di oblio, finché, nel 1983, grazie al CAI e all’associazione “Amici della Montagna” di Oncino, il vecchio fabbricato venne ripristinato.
Nel 2002 poi, accanto all’antico ricovero, per iniziativa del CAI di Cavour (CN), sorse il nuovo Rifugio Alpetto.

Il prossimo 31 luglio 2011 segnerà un altro momento importante per lo storico rifugio: nei locali ristrutturati del vecchio ricovero, verrà inaugurato il “Museo degli albori dell’alpinismo”, intitolato a Giacomo Priotto, ricco di documentazione, cimeli storici, riproduzioni e fotografie dell’epoca.

L’allestimento è curato dalla presidenza del CAI Piemonte, con la preziosa collaborazione del Museo Nazionale della Montagna di Torino, della Biblioteca Nazionale del CAI e della Sezione del CAI di Cavour.

All’inaugurazione di domenica 31 parteciperanno le autorità e il Presidente nazionale del CAI, Umberto Martini.

Sarà disponibile un servizio di helitaxi (€ 40,00) a partire dalle ore 8,30 dalle Meire Dacant (1545 m).

Alle ore 12 è previsto un momento di alto livello musicale, con il concerto del Gruppo Corale I Polifonici del Marchesato.

Per informazioni: Comitato Monviso 150

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