Grande partecipazione per il ritorno a Bergamo di Hans Kammerlander!
Sabato sera, nella “città degli alpinisti”, erano in 500 a dare il benvenuto a Kammerlander per l’evento “K2 – MONTAGNA DELLE MONTAGNE”, tenutosi presso il Centro Congressi Giovanni XXIII.
Piermario Marcolin, presidente del CAI Bergamo, ha così commentato: “Credo che le attese siano state rispettate. Finché avremo testimoni di questa pasta, la passione per la montagna non si spegnerà. Ci auguriamo di poter incontrare ancora Hans Kammerlander a Bergamo per ascoltare il racconto di altre sue imprese e per scoprire e conoscere le chiavi di lettura dell’andare in montagna di un grande alpinista, di un maestro e guida”.
La serata, che ha ripercorso la storia dell’alpinista e dell’impresa al K2, è stata seguita con estremo interesse e coinvolgimento da parte di tutto il pubblico presente in sala, trattenutosi con Kammerlander anche a fine incontro, per foto di rito e autografi.
“Un fuoriclasse dell’alpinismo internazionale – ha dichiarato Paolo Valoti, presidente uscente, – capace di scalare oltre 2500 vette nel mondo e di testimoniare autentici valori di onestà e lealtà nel suo stile alpinistico puro, ma anche di avere un’eccezionale libertà e uno straordinario coraggio, quello di rinunciare al Manaslu per farsi incoronare uno dei ‘Re dei 14 ottomila’, dimostrando un rispetto totale per gli amici di cordata ‘andati avanti’”.
Nel pomeriggio di sabato 29, al suo arrivo a Bergamo, Hans Kammerlander aveva fatto visita al Palamonti, accolto del Presidente del CAI, Marcolin, e da una rappresentanza delle scuole di alpinismo giovanili. Tra gli amici presenti, anche Mario Curnis, l’alpinista bergamasco che ha raggiunto la vetta dell’Everest a 66 anni.
Kammerlander ha visitato con curiosità e attenzione il Palamonti, condividendone la filosofia: una struttura aperta a tutta la città, non solo agli specialisti della montagna e ai soci, che tra i suoi obiettivi ha quello di stimolare i giovani ad avvicinarsi a questo mondo.
Un vero e proprio salto culturale quello che ha portato all’attuale “casa della montagna” e a una mentalità di grande apertura verso il mondo esterno con una dimensione sociale, culturale ed educativa di grande respiro.
Nel video qui allegato, le immagini dell’evento e la seconda parte dell’intervista di Andrea Bianchi a Kammerlander, in cui si parla anche della sua prossima spedizione in Antartide.
A conclusione di questa interessante esperienza, noi di Mountainblog desideriamo, con Lowa, rivolgere un sentito ringraziamento al direttivo del CAI di Bergamo, al Presidente Piermario Marcolin, a Paolo Valoti e a Massenzio Salinas, che con noi hanno partecipato attivamente all’organizzazione dell’evento, oltre che a tutti i volontari della sezione per la collaborazione e l’impegno profuso per la sua buona riuscita.
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Simonetta Quirtano
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