Vi proponiamo un brano del musicista e cantautore torinese Rodolfo Brun, a seguito del suo ultimo lavoro tutto occitano, “Perlas de Veire”. Il brano omonimo, a cui Brun è particolarmente affezionato, esprime il senso del viaggio, nello spazio, nel tempo, nei pensieri, nel cuore, nell’anima, nella vita…
“Le radici di una persona e di un popolo sono nella loro lingua, nella lingua degli antenati. I miei avi erano occitani, tradurrò le mie canzoni in occitano. Ecco come sono nati il lavoro “Perlas de Veire” e la mia via occitana”.
Laureatosi in Psicologia presso l’università di Padova con una tesi in musicoterapia nel 1978, ha iniziato a comporre canzoni verso la metà degli anni settanta.
Il suo percorso di cantautore nasce con il contributo dei suoi genitori: una mamma pianista e un padre curioso ricercatore musicale. A dodici anni fu proprio il padre a proporgli “Le plat pays” di Jaques Brel e forse, proprio dopo quell’ascolto, Rodolfo decise di diventare cantautore. Il suo secondo maestro è stato Fabrizio de Andrè, ma i suoi inizi musicali sono stati il blues, il rock e il pop.
Sul numero 107/dicembre di Nòvas d’Occitánia del portale Chambra d’Òc, intervista al cantautore.
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