«Il TrentoFilmfestival si rinnova di anno in anno e si evolve come l’alpinismo, che consideriamo uno spaccato della società. E’ come una storia che si ripete, ma a cui ogni anno si aggiunge qualcosa, con la straordinaria capacità di suscitare un interesse sempre maggiore». Con queste parole Umberto Martini, Presidente Generale del Club Alpino Italiano, ha aperto ieri mattina la conferenza stampa di presentazione della 60esima edizione del festival trentino nella sede Centrale del CAI a Milano. «Grazie per quello che riuscirete a trasmettere e auguri per un’edizione speciale, che sia di grande successo».
Ringraziando per l’augurio, il Presidente del TrentoFilmfestival Roberto De Martin ha proseguito: «Sarà un’edizione ricchissima, a cui abbiamo dedicato notevole impegno, ma che si poggiava già sulle solide basi di chi mi ha proceduto. Chi va in montagna sale sulle spalle dei suoi predecessori. Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno reso grande il festival in questi 60 anni di storia».
Il Direttore del TrentoFilmfestival Luana Bisesti ha poi illustrato il fitto calendario di appuntamenti in programma per la 60^ edizione: ospiti, proiezioni e incontri, la prima edizione del TFF dove ogni sera sarà occupata da una ‘serata-evento’ che spazierà dal cinema muto al teatro, passando per concerti e serate alpinistiche. «Siamo fieri anche di avere al festival tutte le generazioni di alpinisti – ha aggiunto il direttore del TFF – dai fenomeni ‘in erba’ come Adam Ondra e Hervè Barmasse ai grandi che hanno fatto la storia, Reinhold Messner e Steve House. Segno tangibile che il festival si sta sempre più aprendo ai giovani e riesce a stare al passo con la tecnologia. Novità di quest’anno è proprio la prima presentazione a MontagnaLibri di un e-book, “Il turno di notte lo fanno le stelle“, un inedito racconto presentato da Erri De Luca e Adriano Giannini. Oltre a loro, Margherita Hack, Mauro Corona, Carla Perrottifesteggeranno i nostri primi 60 anni. Vi aspettiamo a Trento».
Nella serata di premiazione, sabato 5 maggio, dopo la consegna delle Genziane, si terrà lo spettacolo “Scritto a matita su un libro in vetta”, l’omaggio a quarant’anni dalla morte a Dino Buzzati. «Sarà il nostro umile contributo in scena, con parole e musica per ricordare Dino al festival che tanto amava» ha commentato Massimiliano Finazzer Flory, autore e voce narrante dello spettacolo, intervenuto stamane alla conferenza.
Il festival non chiuderà i battenti a Trento, ma la sua programmazione continuerà a Bolzano. Domenica 6 maggio, dopo la tavola rotonda sull’alpinismo Quo CLIMBis? tenuta da Messner, ci sarà la serata Eiger Nord: rocce e tempeste nel centro d’Europa, condotta dal giornalista e scrittore Marco Albino Ferrari: «Ripercorreremo l’avventura di Andrea Mellano, Gildo Airoldi e Romano Perego. Non sono personaggi che il grande pubblico conosce, ma sono operai, artigiani, contadini che hanno dedicato il loro tempo libero all’alpinismo, praticandolo ad un livello altissimo, e che sono riusciti nell’impresa di salire, come primi italiani, la parete nord dell’Eiger cinquant’anni fa».
La staffetta del festival proseguirà a Milano: «E’ stato divertente scegliere 20 appuntamenti del festival che porteremo allo Spazio Oberdan dal 16 al 20 maggio – ha commentato il Presidente della Fondazione Cineteca Italiana Matteo Pavesi – Faremo un racconto in filigrana del festival, con film in concorso, retrospettive ed eventi speciali».
Info: www.trentofestival.it
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