60° TrentoFilmfestival – Una figura originale e poco conosciuta quella di Belsazar Hacquet, che da solo, con un piccolo cavallo, viaggiò per tutta la vita attraverso le Alpi orientali e le montagne dell’area balcanica.
Ne abbiamo parlato a Trento con Melania Lunazzi, giornalista e storica dell’arte, autrice del libro “Belsazar Hacquet. Dal Tricorno alle Dolomiti” (Edizione Nuovi Sentieri).
“BELSAZAR HACQUET- DAL TRICORNO ALLE DOLOMITI”
Melania Lunazzi
Edizione Nuovi Sentieri – 2010
Pagine: 234
Prezzo di copertina: 28 €
Belsazar Hacquet, figlio illegittimo, nacque in Francia, ma la guerra dei Sette anni lo portò nei domini di Maria Teresa d’Austria e di suo figlio Giuseppe II, dove visse per cinquant’anni studiando la natura, la geologia, le montagne e gli abitanti di quelle terre.
Il suo sogno era dedicarsi “all’apprendimento della scienza delle alte Alpi” e per questo la sua figura, ancora poco conosciuta, ben si cala nel secolo delle esplorazioni e dei Lumi.
Alla fine dell’Ottocento era ancora ricordato come il “De Saussure delle Alpi orientali”. Conobbe Dolomieu e strinse legami con molti studiosi del tempo italiani ed europei.
E’ fra l’altro autore del primo tentativo di salita al Monte Tricorno, in Slovenia.
Il libro presenta la sua figura, con uno sguardo agli studi che lo hanno ricordato di recente, e una selezionata antologia di brani tratti da sue diverse opere, che riguardano le Alpi Orientali e una parte delle Dolomiti site in territorio veneto, oltre a quello che si può considerare il primo “manuale dell’alpinista”.
Intervista di Andrea Bianchi
Riprese e Montaggio: Tommaso Brentari – Matteo Menapace
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