“La scoperta del Monte Bianco” di Horace Benedict de Saussure è uno dei grandi classici della letteratura dedicata all’alpinismo, con la novità di un’avvincente ricostruzione di Pietro Crivellaro che risolve definitivamente il caso della prima ascensione del Monte Bianco, una vicenda fondamentale per la storia dell’alpinismo.
Per la prima volta si documenta la responsabilità di De Saussure nell’intrigo, e si svela perché il primo salitore, il dottor Paccard (considerato idealmente dagli storici Graham Brown, Gavin de Beer e Pietro Crivellaro il primo vero alpinista), ha subito in silenzio la falsa storia.
I “Voyages dans les Alpes”, proposti qui in versione godibile da un vasto pubblico, sono il frutto di un meticoloso e acuto lavoro di considerazioni legato all’esplorazioni del noto sponsor, ante litteram, della prima ascensione al Monte Bianco.
A partire dal 1760 il ventenne De Saussure esplora instancabilmente, con l’aiuto di guide locali, entrambi i versanti del Monte Bianco animato da una grande passione insieme scientifica e avventurosa. Dal Montenvert al Crammont, le sue osservazioni e i suoi tentativi porranno le basi per la prima salita sul “gigante” delle Alpi, nel 1786, ad opera di Paccard e Balmat; cima sulla quale – terzo in ordine cronologico – riuscirà lui stesso a salire, lasciandoci il resoconto toccante della sua irripetibile esperienza. Un testo che, nel contempo, è anche una buona occasione per un raffronto storico tra realtà ambientali di grande interesse e fragilità.
Titolo: “La scoperta del Monte Bianco. Dai Voyages dans les Alpes”
Autore: Horace Benedict de Saussure
Traduzione e presentazione: Paolo Brogi
In appendice: LA VERA STORIA DELLA PRIMA SALITA AL MONTE BIANCO di Pietro Crivellaro
Editore: Vivalda Editori, 2012
Pagine: 200
Tags: Alpinismo e Spedizioni, Crammont, experience, Horace Benedict de Saussure, La scoperta del Monte Bianco, Monte Bianco, Montenvert, Paccard, Paolo Brogi, Pietro Crivellaro, Vivalda Editori, Voyages dans les Alpes