«Raccontare la vita di Erich Abram, vuol dire raccontare le esperienze di guerra, la lunga prigionia, ma ancora prima il dramma delle opzioni, il fascismo. Vuol dire raccontare come un prigioniero di guerra, liberato nel ’47, riesca a entrare a far parte della squadra nazionale di alpinisti che nel 1954 tenta la salita della seconda montagna più alta della terra, il K2, nel lontano Karakorum, nel Pakistan appena separatosi drammaticamente dall’India. Vuol dire raccontare la storia di un uomo che da frigorista diventa pilota, dapprima di piccoli aerei e poi di elicotteri, e con questa attività gira il mondo, il Sudan, l’Algeria. Ma vola anche sopra le montagne e i ghiacciai, dove porta soccorso, rifornimenti, materiali, e sopra boschi e vigneti per servizi anticendio e antigrandine» afferma Augusto Golin, narratore ufficiale delle imprese alpine di Erich Abram.
La voglia di arrampicare di Erich inizia a 14 anni portandolo a 16 a dominare già il 6° grado. Dopo guerra e prigionia riprese subito ad arrampicare ripetendo tutte le vie classiche delle Dolomiti: Steger/Catinaccio parete est, Solleder, Comici, Tissi, Vinatzer, Micheluzzi, Torre Trieste, Torre Venezia, per citare le più importanti. Ma anche tante prime ascensioni seguirono in quegli anni. L’impresa più popolare è sicuramente lo spigolo Abram sul Piz Ciavazes.
L’alpinista bolzanino, oggi novantenne, sarà il 29 agosto alle 11.30 al Salewa Cube di Bolzano per presentare al pubblico il suo libro “Erich Abram. Un alpinista bolzanino” e festeggiare insieme agli amici Heiner Oberrauch e Martin Knapp l’anno di apertura della palestra di arrampicata a lui dedicata.
Solo in quest’occasione si potrà acquistare il libro firmato dall’autore.
“Erich Abram. Un alpinista bolzanino”
Progetto a cura di: Augusto Golin
Traduzioni: Wolftraud de Concini/Marta Golin
Editore: Città di Bolzano/Salewa/Salewa Cube
Con il patrocinio di: AVS Alpenverein Südtirol/Club Alpino Italiano
Prezzo al pubblico: 9,90€
Tags: Alpinismo e Spedizioni, alpinisti, Augusto Golin, biografie, Città di Bolzano/Salewa, Cult, Dolomiti, Erich Abram, experience, Heiner Oberrauch, Martin Knapp, Mountain Book, SALEWA, Salewa Cube, vie classiche