Dopo il successo della spedizione in Sud America, l’alpinista e atleta friulano Danilo Callegari si prepara alla fase europea del progetto 7SUMMITS Project Solo: scalata dell’Elbrus (5.642 mt) e viaggio attraverso Russia, Ucraina, Romania, Ungheria, Croazia e Slovenia, complessivamente 3.800 km. In meno di tre mesi, da ottobre a Natale.
In una recente intervista Danilo Callegari si è autodefinito un “realizzatore di sogni”, espressione che ben racchiude la candida determinazione del ventinovenne esploratore. Nel suo background convivono la pratica di discipline outdoor estreme – dal’alpinismo al kayak, dal MTB al running, dallo sci al paracadutismo – con l’esperienza quadriennale nei Reparti Speciali dell’Esercito. Sport all’aria aperta e vita militare (con ben cinque mesi trascorsi in Iraq) hanno plasmato un uomo d’avventura che certamente sa sognare, ma anche fare i conti con la realtà.
Profondo appassionato di ogni espressione e manifestazione della natura (anzi, della “Natura”, come lui usa scrivere), oggi Danilo è protagonista di uno dei progetti più audaci del panorama outdoor contemporaneo: 7SUMMITS Project Solo, iniziato nel 2011 ed oggi giunto alla fase “due”.
La seconda tappa del progettoo 7SUMMITS Project Solo, sarà l’imminente spedizione in Russia di Danilo che prevede la scalata dell’Elbrus (5.542 mt) e, successivamente, il ritorno in Italia in bicicletta attraverso Russia, Ucraina, Romania, Ungheria (o Serbia), Croazia, Slovenia. In tutto circa 3.800 km in solitaria.
La partenza è prevista per il 4 ottobre, il ritorno per Natale. Un’impresa incredibile di cui la scalata della vetta più alta d’Europa nel cuore del Caucaso – lottando con neve, ghiacci, venti gelidi ‐ rappresenta solo il primo ambizioso tassello.
Dopo questa fatica l’avventura continuerà attraversando sulle due ruote territori aspri e difficili, martoriati dalla guerriglia, come quelli caucasici, o immersi in una natura selvaggia, toccando le città di Odessa, Brasov, Budapest, Lubjana fino a raggiungere nuovamente Pordenone.
Dopo il successo della spedizione in Sud America, che lo ha visto attraversare in bicicletta montagne e deserti in quota per un totale di 4500 km, percorrere in canoa per 280 km il lago Titikaka e infine conquistare il mitico Cerro Aconcagua, questa nuova sfida porterà l’atleta‐esploratore verso il coronamento di un altro importante sogno.
La conquista delle sette vette più alte di ogni continente (Aconcagua, Elbrus, Kilimanjaro, Monte Kosciuszko, Monte Vinson, Everest, McKinley) è un obiettivo comune alla maggior parte di alpinisti. Ciò che rende il progetto di Danilo diverso e irresisitibilmente affascinante è la poliedricità. L’ascesa di ogni vetta – compiuta rigorosamente in solitudine e senza ossigeno supplementare – è accompagnata dall’esplorazione dei paesaggi naturali incontrati in ogni continente: foreste, distese torride o ghiacciate, giungle, laghi, mari. L’ascesa di ogni vetta si inscrive dunque in un viaggio ben più vasto, affrontato, di volta in volta, a piedi, in bici, a nuoto, in canoa, a seconda delle circostanze. Sette imprese ai limite dell’estremo, ognuna parte di un unico, grande progetto. E soprattutto una grande avventura alla scoperta di sé: ”Non ho la presunzione di superare i limiti umani” dice Danilo “ma solo la curiosità di capire quali sono i miei”
Info: www.danilocallegari.com
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