In una 50 km in classico, non è proprio consigliato andarsene in fuga dopo soli 10 km. Rimane ancora un’ora e mezza di gara abbondante, in cui tutto può accadere e il caldo – quello di domenica 3 marzo in Val di Fiemme – può anche fare brutti scherzi. “È vero, il rischio era alto, ma ho voluto provarci e capire come avrebbero reagito gli altri”, ha commentato a fine gara oggi il nuovo campione del mondo Johan Olsson. E la reazione degli altri è stata a dir poco blanda all’inizio, nessuno poteva minimamente immaginare che il fondista di Skultuna, sotto anche gli occhi del suo re, avesse gambe e fiato per correre tutto da solo una prova massacrante come la 50k.
L’unico a pensarla diversamente, in realtà, è stato Dario Cologna che, forse sospettando dell’ottima forma dell’avversario e dell’incredibile voglia degli svedesi di mettersi al collo un oro a questi Campionati del Mondo, ha seguito Olsson come un’ombra per una decina di chilometri, fino a che una caduta lo ha fatto tornare tra i ranghi, nella bagarre degli inseguitori. Qui, sono stati a lungo anche gli azzurri Giorgio Di Centa e Dietmar Noeckler, bravi a tenere il passo dei vari Legkov, Poltoranin, Northug, Bauer, Roenning e Vylegzhanin, tra i tanti. Il vantaggio di Olsson non è mai andato oltre il minuto, comunque, qualcuno ha tentato il recupero, come Lukas Bauer al 35° km, ma lo svedese era oggi una macchina perfetta, nello stile, nel passo e nella tenuta. Il suo ingresso sul rettifilo finale è stato salutato da un boato assordante e le bandiere svedesi a prendersi la rivincita su tutto e tutti. Nell’ultimo chilometro si è accesa anche la lotta per l’argento e Cologna è sembrato il candidato primo, seguito da Legkov, Poltoranin e Roenning. Argento allo svizzero, e il kazaco che beffava il norvegese e il russo per pochi secondi e si metteva al collo il bronzo. Dopo nemmeno un minuto da Poltoranin è apparso sul traguardo Noeckler, il migliore tra gli azzurri, seguito da Di Centa, rispettivamente 18° e 19°. Valerio Checchi ha chiuso al 36° posto e Mattia Pellegrin al 38°.
E dopo l’ultima premiazione iridata di Fiemme 2013, è calato il sipario su questi Mondiali.
La cerimonia di chiusura è iniziata con la sfilata di 55 volontari con indosso le bandiere delle nazioni partecipanti ai Mondiali, i quali hanno poi fatto da coreografia restando nel parterre, in un semicerchio che ha “contenuto” i momenti ufficiali alla presenza del Presidente del CO Tiziano Mellarini, il Presidente Esecutivo Pietro De Godenz e il Presidente FIS Gian Franco Kasper.
“È arrivato il momento di dirci arrivederci” ha esordito Kasper, che ha poi concluso con le fatidiche parole “dichiaro chiusi i Campionati”. Il picchetto d’onore della Guardia di Finanza ha ammainato la bandiera italiana mentre nello stadio risuonava l’Inno di Mameli, cantato all’unisono dalle migliaia di tifosi italiani presenti. Occhi lucidi sì, ma con tanta fierezza per una manifestazione che è stata semplicemente un successo. Ed esempio di fair play, con “Fair Play Fiemme 2013” il riconoscimento introdotto da Panathlon International, organismo internazionale riconosciuto dal CIO, conferito a chi si distingue per un gesto di correttezza sportiva particolarmente significativo. Il premio è stato assegnato alla squadra norvegese di salto, perché dopo essere stata declassata ieri dal secondo al quarto posto nella gara a squadre (per un aggiustamento nel punteggio) ha accettato sportivamente la decisione della giuria senza battere ciglio.
È stata poi ammainata la bandiera FIS, consegnata dalle mani di De Godenz a Kasper, che l’ha poi affidata a Marcus Wallenberg, presidente dei prossimi Campionati del Mondo di sci nordico di Falun 2015 (Svezia).
Fiemme 2013 ha consegnato quindi un riconoscimento speciale alla FIS: “Chi scia sa volare”, la splendida opera di Angelo Morucci e Mario Venturini di MV Art in Design che unisce materiali tecnologici con elementi della tradizione del territorio, come il legno di Stradivari. L’opera, unica al mondo, collegata ad un amplificatore audio riproduce incisioni musicali da qualunque fonte sonora.
La cerimonia si è chiusa poi con il video di presentazione di Falun 2015 e l’uscita di scena delle “bandiere viventi”.
Il sipario è calato e mentre il sole si avviava dietro le montagne incantate della Val di Fiemme gli abbracci e i sorrisi dei volontari uscivano allo scoperto, con qualche lacrima, perché sono stati anche loro protagonisti di un evento straordinario. Fiemme 2013 resterà nei cuori di tutti.
Info: www.fiemme2013.com
50 Km C Men
1 OLSSON Johan SWE 2:10:41.4; 2 COLOGNA Dario SUI 2:10:54.3; 3 POLTORANIN Alexey KAZ 2:10:58.2; 4 LEGKOV Alexander RUS 2:11:00.9; 5 ROENNING Eldar NOR 2:11:01.6; 6 GJERDALEN Tord Asle NOR 2:11:13.7; 7 DOTZLER Hannes GER 2:11:14.1; 8 VYLEGZHANIN Maxim RUS 2:11:16.0; 9 FILBRICH Jens GER 2:11:19.9; 10 RICHARDSSON Daniel SWE 2:11:22.7
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