Dopo quaranta giorni passati in totale autonomia Eloise Barbieri, Antonella Giacomini e Nadia Tiraboschi sabato 25 novembre hanno raggiunto il piccolo centro di El Chaltén. Le avevamo lasciate nei pressi del Passo Marconi dove erano arrivate dopo 4 giorni di intensa bufera, a causa della quale avevano perso la tenda principale.
Ecco il racconto in diretta delle protagoniste.
"Arrivate alla base del passo Marconi abbiamo trovato rifugio in un argine di neve scavando una “cueva” che ci ha riparate dalla bufera, che è continuata per altri due giorni depositando ancora un metro di neve sullo Hielo. Finalmente il terzo giorno ci siamo svegliate con i raggi del sole ed abbiamo quindi deciso di tentare di proseguire la nostra traversata, consapevoli però che la perdita della tenda principale implicava che potessimo tentare di raggiungere al massimo l’uscita all’altezza del ghiacciaio Upsala e solo con almeno 3 giorni di bel tempo.
In questa giornata lo Hielo ci ha regalato incredibili panorami sul circolo degli altari e abbiamo potuto ammirare il Cerro Torre ed il Fitz Roy in condizioni invernali, con le pareti ovest incrostate di neve. Abbiamo proseguito la nostra traversata fino all’altezza del Nunatak Viedma, a due giorni dal ghiacciaio Upsala raggiungibile attraversando una zona estremamente crepacciata e resa insidiosa dalle recenti abbondanti nevicate. L’umore era ottimo, la bella giornata e i panorami mozzafiato ci avevano ricaricato le batterie nonostante piccoli incidenti di percorso.
L’attraversata del ghiacciaio Viedma è risultata insidiosa a causa di laghetti d’acqua di deposito nascosti da un sottile strato di neve che ci hanno rallentato e hanno causato una caduta in acqua per fortuna senza conseguenze. Il giorno seguente all’alba ci siamo svegliate fiduciose, ma purtroppo il tempo già volgeva al peggio… questa è la Patagonia, bella ma imprevedibile! Considerati i giorni ancora a nostra disposizione e soprattutto l’impossibilità di affrontare un’altra bufera con la tenda di emergenza, abbiamo ritenuto fosse più saggio rinunciare all’uscita sul ghiacciaio Upsala per ripiegare sul passo del Viento. Il ghiacciaio Viedma, come la maggior parte dei ghiacciai che si buttano nei laghi argentini, da anni sta subendo un veloce ritiro e per questo motivo percorrerlo ha richiesto un’attenta ricerca dei passaggi migliori tra crepacci e seraccate il tutto come sempre accompagnato da un fortissimo vento.
L’uscita dal passo del Viento ci ha impegnate per 3 giorni durante i quali abbiamo dovuto riprendere i trasporti a spalle di tutto il nostro materiale dopo aver lasciato il ghiacciaio e quindi l’uso delle slitte. Arrivate alla base del passo, alla Laguna Toro, ci sono venuti incontro Manrico, Giuliano e Marta (rispettivamente marito di Antonella e amici) che ci hanno accolte con una bella bottiglia di “vino tinto” e tanto buon umore.
Il giorno 25 siamo scese dalla Laguna Toro fino a El Chalten in 4 ore a cavallo, abbiamo fatto lunghissime docce e abbondanti mangiate di ottima carne argentina.
La Patagonia ci ha accolte, ma non si è risparmiata:
Nadia: “ho scoperto una nuova potenza della Patagonia…”
Antonella: “pensavo di conoscere le bufere patagoniche, ma mi sbagliavo…”
Eloise (prima volta in Patagonia): “mi hanno detto che più di così non potevo avere dalla Patagonia, nel bene e nel male…”
Beh…. Complimenti ! CIAO!
e pensare che io mi limito ai ns 4000 italiani, con tutte le comodità!veramente brave e coraggiose.
ciao
Complimenti siete davvero toste!!!!
Volare sulle ali dell’intento….è già tantissimo, ma camminare dentro una bufera in patagonia scegliendo con grande maturità e determinazione….è lo spirito giusto; secondo mé non esiste spirito di avventura più vivo e tesdardo che nelle donne votate alla ricerca…
Habiendo sido los primeros en verlas al salir de los Hielos cerca del Paso del Viento queremos felicitarlas por su heroica travesia. Grupo de argentinos 6+ que acampaban en la laguna Ferrari el jueves 23 de noviembre.
Non c’è che dire siete state a dir poco fantastiche, bravissime complimenti per la tenacia, per il coraggio e la determinazione, mentre leggevo il vostri racconti nella bufera patagonica, sentivo il freddo entrarmi nelle ossa….. siete state veramente toste!! continuate , vi attendo per una nuova avventura.Fiorenza
Complimenti ragazze, siete state grandiose! E grazie per averci dato la possibilità di seguire questa vostra straordinaria avventura, un diario di viaggio davvero emozionante, che spero sarà il primo di una lunga serie!!
Vi mando un abbraccio affettuoso ed un grande ringraziamento per averci dato la possibilità di vivere insieme questa avventura. Nella speranza di potervi incontrare in un prossimo futuro vi auguro di poter coronare altri importanti progetti. Ciao e Buone Feste.
Ivano.
volevamo felicitarci in particolare con Nadia
siamo stati con lei e Plamen in Nepal
ci siamo rivisti al k2 siamo saliti assieme x un tatto fino al chiacciaio del baltoro e poi ci siamo rivisti al campo base tanti complimenti ancora Gabry e Mario
volevamo felicitarci in particolare con Nadia
siamo stati con lei e Plamen in Nepal
ci siamo rivisti al k2 siamo saliti assieme x un tatto fino al chiacciaio del baltoro e poi ci siamo rivisti al campo base tanti complimenti ancora Gabry e Mario
ps ti ricordi della madonnina?ciao