Fin dai tempi antichi alberi e arbusti erano importanti in tutti i sensi, ma in modo particolare anche nella medicina naturale, poiché da loro si ricavavano rimedi naturali per diverse “patologie”. Aghi, oli eterici, resine servivano per fare decotti, miele, sciroppi e unguenti che poi si respiravano, si applicavano, si bevevano. Raffreddori, dolori reumatici, stati di agitazione si curavano in modo del tutto naturale.
L’antica sapienza non é andata del tutto perduta in Alto Adige, anzi sta vivendo un momento di grande “revival”. Negli ultimi anni esperti del posto assieme ad albergatori attenti stanno rilanciando questi antichi rimedi opportunamente adattati alle esigenze moderne. In modo particolare sono diventati così protagonisti del benessere e della salute due conifere altoatesine: il pino mugo e il cirmolo.
La notorietà del “pinus sarentinensis” ha ormai varcato i confini della Val Sarentino anche grazie ad una linea cosmetica . I benefici di questi prodotti sono addirittura stati testati con ottimi risultati per alcune patologie da rinomati dermatologi germanici.
Pino mugo è a tutti gli effetti un’esperienza unica, in linea con le ultime tendenze legate al km zero. Il “pinus sarentinensis” (denominazione geografica protetta) cresce in quota sopra il limite del bosco in Val Sarentino su terreni particolarmente acidi. La famiglia Eschgfeller a Boscoriva gestisce da generazioni la distilleria del pino mugo, che viene tagliato e sminuzzato in quota per poi essere lavorato in modo artigianale a valle.
Per provare i trattamenti, bagni, sauna, massaggi e peeling, tutto rigorosamente al “pinus sarentinensis”, e per assaggiare il “pesto al pino mugo” e la grappa bisogna affidarsi all’ospitalità della famiglia Wenter.
Il pino mugo “normale” cresce praticamente ovunque in montagna e viene utilizzato anche in altre vallate, così si trova ad Issengo vicino a Brunico la piccola distilleria Bergila, che produce olio di pino mugo. I trucioli dopo la distillazione vengono utilizzati dal Taubers Bio Vitalhotel di San Sigismondo per il bagno al pino mugo a cielo aperto o di sera sotto le stelle.
Molto originale é la sauna al pino mugo del Romantikhotel Turm a Fié allo Sciliar, dove vengono utilizzati veri e propri rami freschi dell’arbusto, che all’interno della sauna sprigionano con il calore i caratteristici aromi eterici. Alla sera i rami di pino mugo vengono bruciati in enormi bracieri.
Il cirmolo, “Zirm” in tedesco, é molto presente in Alto Adige. Ne sono un esempio i vari “Hotel Zirm” che non solo portano il cirmolo nella loro denominazione, ma architettonicamente sono legati all’albero, come ad esempio il tradizionale Berghotel Zirmerhof di Redagno, il più moderno Hotel Zirm a Obereggen, il caratteristico Berghotel Zirm a Valdaora e il rinomato Posta Zirm Hotel a Corvara. Proprio quest’ultimo propone nella sua spa il bagno al cirmolo con l’utilizzo di segatura di cirmolo con effetti benefici sul cuore e la circolazione. Un impacco all’essenza di cirmolo (o pino cembro) é quello che ci vuole dopo essere stati in montagna (a piedi, a cavallo o in bici) perché allevia i dolori muscolari e articolari. A proporre questo trattamento naturale, che inoltre rafforza il sistema immunitario, é l’Almhof Hotel Call di San Vigilio di Marebbe.
Una combinazione tra pino cembro e pino silvestre é il bagno alpino proposto da Vitalis Dr. Joseph di Brunico. Un bagno disintossicante e rafforzante, durante il quale viene consigliato di “sgranocchiare qualche seme di pino cembro e bere un sorso di grappa al cirmolo”.
La Cirmolo Spa dell’Excelsior Resort di San Vigilio di Marebbe pone in primo piano il cirmolo sia nell’arredamento come anche nei trattamenti. E’ originalissimo il massaggio con tre bastoncini al cirmolo di diverse dimensioni, che vengono utilizzati in base alla tensione della muscolatura e della giusta pressione del massaggio stesso.
Info: www.suedtirol.info
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