MARTIN RIEGLER in “SENZA FERMATA” A BEVERA DI SIRTORI IL 20 MARZO
Sarà Martin Riegler il protagonista che dalle ore 20.00 terrà desta l’attenzione degli appassionati nella serata di giovedì 20 marzo, presso df Sport Specialist a Bevera di Sirtori (LC).
Martin Riegler è un puro sangue tra gli attuali personaggi dell’alpinismo, non solo perché ha potuto farsi le ossa sulle vicine Dolomiti, ma perché, a quanto pare, il senso dell’avventura gli scorre nel sangue. “Mentre i miei coetanei giocavano a pallone – racconta – io mi arrampicavo sugli alberi, mi divertivo a calarmi dal balcone di casa, sempre in pazza ricerca di ‘avventure’ e di cose nuove”.
Non ci vuole molta fantasia a prevedere che, dopo gli alberi, sarebbero arrivate quelle pareti sulle quali ha trovato la sua piena realizzazione, grazie anche alla fortuna di poter contare sul miglior compagno possibile, il fratello Florian. Abbiamo in mente altri campioni dello sport che, per poter emergere nelle loro attività, possono giovarsi anche delle facilitazioni che si ottengono nei diversi inquadramenti militari dove si trovano inseriti. A maggior ragione apprezziamo pertanto chi, come Martin Riegler, si deve destreggiare con più gravi difficoltà per conciliare la sua passione per l’arrampicata con l’impegno professionale che svolge come architetto nel suo studio di Bolzano. Pure in questo quadro che potremmo ritenere stressante, l’alpinista sudtirolese, nel suo crescente desiderio di emozioni e di esperienze indimenticabili, al di là dei gradi di difficoltà, ha accumulato decine di ascensioni di vie estreme in montagna, dalle Dolomiti al Gran Zebrù, fino al Canada e al Karakorum. Come risultato di una preparazione seria e portata ai massimi livelli, Martin inoltre è tra i pochi che è riuscito a scalare fino all’8c lavorato, all’8a a vista e all’8A+ boulder.
Con un ritmo frenetico, senza pause, nei pochi anni del suo curriculum alpinistico, ha appena compiuto 34 anni lo scorso 21 febbraio, Martin Riegler si è messo alle spalle una sequenza impressionante di straordinari successi. Siccome saranno questi, non tutti ovviamente, a scorrere nel racconto e nelle immagini che ci presenterà a Bevera di Sirtori, crediamo che nulla meglio di una loro precisazione possa farci pregustare il suo incontro:
seconda salita in libera di “Italia ‘61” (250 m, 8a) sul Piz Ciavazes nel 2004; prima salita assoluta e libera di “Zwergenkonig” (380 m, 7c) sulla Parete Rossa della Roda di Vael nel 2006; prima assoluta e libera di “Zuruck in die Zukunft” (170 m, 8a+ senza spit) sul Sass da Putia nel 2007; prima salita in libera di “Vint ani do” (350 m, 8a+) sulle Mèsules da las Biesces nel 2008; prima salita in libera a vista di “Karies” (300 m, 7c) sul Dente del Sassolungo e dopo pochi giorni la salita libera in giornata di “Zauberlehrling” (750 m, 7c+) sulla Cima Scotoni ; seconda salita in libera della “Via della cattedrale” (850 m, 8a+) sulla Marmolada nel 2009; prima salita assoluta di “Schachmatt” (1000 m, M10+ e W15) sulla parete Nord del Gran Zebrù nel 2010: impresa memorabile in inverno e con condizioni al limite; prima salita in libera di “Zauberberg” (400 m, 8a) sul Ciastel de Chedul nel 2011 e la prima salita in libera, in inverno, di “Non ci resta che piangere” (250 m, 7c+/8a) sul Piz de Ciavazes nel 2012.
Tentativo sugli oltre mille metri della granitica parete Sudovest del Darwo Chhok (di 5850 m) in Karakorum nel 2008; la prima salita di “The Flying Penguin” (300 m, 7b e A3) sulla parete Sud dello Snaffle Puss Pillar nel Pigeon Feathers, Bugaboos, in Canada nel 2009; prima ascensione assoluta del Kako Peak (di 4950 m) nella regione Baltar del Karakorum occidentale in Pakistan, in 4 giorni di scalata, per la via “Ramadhan” (1100 m, con difficoltà in libera fino al IX-, ed in artificiale fino all’A2) nel 2012: con quest’ultima conquista i fratelli Riegler hanno ricevuto il Premio “Paolo Consiglio” del Club Alpino Accademico Italiano.
Abbiamo solo citato molto poco delle sue imprese: ma dopo aver fatto questo ed altro, dalla bocca di un alpinista esce un comprensibile sospiro, che è anche una constatazione “Can’t stop!”: la mia vita è proprio stata finora “Senza fermata!”.
Renato Frigerio
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