“CHIODO D’ORO 2014” DELLA SOSAT A DARIO SEBASTIANI E ALESSANDRO BEBER
Il “Chiodo D’Oro 2014”, riconoscimento assegnato annualmente dalla Sosat agli alpinisti trentini (uno esperto ed uno giovane), sarà consegnato quest’anno a Dario Sebastiani e Alessandro Beber, come di consueto nell’ambito del 62° Trento Filmfestival.
La consegna si svolgerà nel corso della tradizionale manifestazione “Cordate nel Futuro”, programmata alle ore 18 di giovedì 1° maggio, nella sede sociale della Sezione Operaia della Società degli Alpinisti Tridentini (via Malaga 17).
“Siamo alla diciassettesima edizione di “Cordate nel futuro”, essendo la manifestazione nata nel 1998, – dice il presidente della Sosat Luciano Ferrari – in collaborazione con il Trento Filmfestival, per far incontrare le vecchie e le nuove generazioni del mondo alpinistico trentino e gli ospiti dell’evento che fa di Trento, per 10 giorni, la capitale del mondo della montagna. “Cordate nel futuro” è diventato l’incontro alpinistico del Trento Filmfestival e richiama nella nostra storica sede gli alpinisti trentini e gli ospiti della città che rappresentano quel mondo della montagna che ritiene irrinunciabile il confronto tra le generazioni, il rapporto tra giovani ed anziani, per trasmettere esperienze e per recepire le novità. Lo stile della nostra cerimonia è spontaneo e semplice, ma incentrato sugli alti valori morali, quali l’amicizia, la solidarietà e la riconoscenza, che sono il nostro patrimonio sin dal 1921, anno di fondazione della Sosat. Dal 2006 la direzione della Sezione Operaia ha dato vita al premio: “Chiodo d’Oro Sosat”. E’ un riconoscimento che diamo quest’anno ad un alpinista trentino maturo ed ad uno giovane, distintisi per la loro attività e per l’etica con la quale frequentano le montagne. Assegnamo il Chiodo d’Oro 2014 a Dario Sebastiani e Alessandro Beber, interpreti di un alpinismo di alto profilo tecnico e contraddistinti da un’etica che rispetta l’ambiente e testimonia l’amore per la montagna.”
MOTIVAZIONI
La commissione del premio ha assegnato il prestigioso riconoscimento con la seguente motivazione:
A Dario Sebastiani viene attribuito il Chiodo d’Oro 2014, quale alpinista maturo per il contributo che in tanti anni di scalate ad alto livello ha dato all’alpinismo, vivendo la montagna come luogo di cimento e di crescita interiore, scrivendo con le sue ascensioni classiche di grande livello, pagine fondamentali nella storia dell’alpinismo trentino salendo le vette con lo stesso stile con il quale affronta la vita in semplicità e spontaneità.
Ad Alessandro Beber viene attribuito il Chiodo d’Oro 2014, quale alpinista giovane, per lo stile, che lo fa essere un singolare e competente professionista della montagna, della quale diffonde la conoscenza, possedendo le capacità di comunicare questa sua passione, attraverso testi scritti e pregevoli filmati, nei quali esalta la bellezza delle Dolomiti permettendo a molti attraverso i moderni mezzi della comunicazione di apprezzare queste straordinarie montagne.
La commissione individua tra Dario Sebastiani e Alessandro Beber un filo che li lega non solo in alcune scalate, ma nello stile e nella filosofia con la quale salgono le pareti che li porta alle vette.
LA COMMISSIONE
Membri della commissione che ha assegnato il “Chiodo d’oro Sosat” sono: Luciano Ferrari presidente Sosat, Remo Detassis vice presidente Sosat, Martino Peterlongo presidente guide alpine del Trentino, Maurizio Giordani guida alpina, Bruno Menestrina Accademico del Cai, Andrea Zanetti guida alpina, Marco Furlani guida alpina, Ugo Merlo giornalista.
DARIO SEBASTIANI
Dario Sebastiani nasce a Lavis, all’ombra della Paganella, nel 1959, ha quindi 55 anni ed è Accademico del Club Alpino Italiano dal 1989. I suoi esordi alpinistici con l’arrampicata nel 1977 nella vale del Sarca e poi sulla montagna di casa: la Paganella. Prima vie normali, poi vie sempre più impegnative con le difficoltà che aumentano e pareti sempre più alte ed importanti. E’ interprete della montagna a 360° poiché accanto all’arrampicata ama l’alta montagna, quelle delle Alpi Occidentali, ha scalato nei gruppi del Monte Bianco del Rosa ed in inverno va con gli sci da alpinismo su itinerari impegnativi .E’ stato in America Latina sulle Ande nel 1999, dove ha salito l’Aconcagua, Si definisce soprattutto uno scalatore anzi un Dolomitista. Ama in modo particolare il Gruppo di Brenta e le grandi pareti, quali la Marmolada e il Civetta. E nella sua filosofia alpinistica gli piace lasciare una sua traccia sulle pareti aprendo nuovi itinerari. Dario ha sempre dovuto dividere la sua passione per la montagna, con la famiglia e con il lavoro, prima nell’azienda di famiglia come enologo ora come viticoltore.
ALESSANDRO BEBER
Alessandro Beber nasce nel 1986 a Trento. Dopo aver conseguito la maturità scientifica intraprende il percorso formativo per diventare Guida Alpina, attività che dal 2008 svolge a tempo pieno. In parallelo si laurea in Geografia dei Processi Territoriali presso l’ateneo di Padova. Vanta, nonostante sia giovane un’attività alpinistica importante con ripetizione e apertura di difficili vie su roccia in Dolomiti, e d’arrampicata su ghiaccio, allo sci estremo. Ha allargato il suoi orizzonti con viaggi do in Mali, Algeria, Canada, Groenlandia, Nuova Zelanda. Il suo alpinismo segue il ritmo delle stagioni e cerca di cogliere l’essenza dell’avventura nei molteplici volti offerti dalla montagna. Alessandro ama documentare le sue esperienze, con l’intento di trasmettere le sue sensazioni ed i suoi sentimenti. Lo ha fatto realizzando reportage e film documentari e alcune pubblicazioni tra le quali spicca “DoloMitiche – opere d’arte a cielo aperto” che narrano dei protagonisti dell’alpinismo trentino.
Info: www.sosat.it
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