UNCEM. CONSEGNA DELLE BANDIERE “BORGHI ALPINI” A 53 COMUNI. A TORINO IL 9 MAGGIO
Un marchio per i Comuni che hanno recuperato i loro borghi alpini. Lo consegnerà l’Uncem Piemonte a 53 enti montani piemontesi: una bandiera che sancisce l’impegno nella rivitalizzazione di porzioni di territorio abbandonate, frazioni abbandonate, grazie a fondi privati e pubblici.
Uncem desidera garantire la massima visibilità per gli interventi finora realizzati, per le Amministrazioni che stanno approntando i piani di recupero e studi sul reinsediamento, per le borgate che potrebbero essere beneficiarie di risorse, per i Comuni che possono aprirsi a partenariati privati con imprese e investitori. “Per questi motivi abbiamo creato il marchio “Borghi alpini” – spiega Lido Riba, presidente Uncem Piemonte – capace di garantire visibilità e identità per i Comuni che credono nella riqualificazione del patrimonio edilizio come vettore di sviluppo socio-economico delle Terre Alte”.
LA CONSEGNA A TORINO IL 9 MAGGIO
La consegna delle bandiere ai Comuni montani individuati dall’Uncem si terrà venerdì 9 maggio 2014 alle ore 10,00 presso il Centro congressi del Pacific Hotel Fortino di Torino (strada del Fortino 36).
Interverranno architetti e esperti di sviluppo locale che hanno lavorato nei Comuni e che con Uncem stanno seguendo gli sviluppi del “Bando borgate”, lanciato il 5 giugno 2012. Il bando ha permesso di individuare oltre cento Comuni interessati al recupero, ma anche centinaia di professionisti e decine di imprese del settore edile e immobiliare convinte che il futuro del settore sarà sempre più nel recupero – e non nel continuo consumo di territorio – in luoghi di pregio, in contesti paesaggistici e ambientali significativi, aprendo il mercato delle Terre Alte piemontesi anche all’estero. Proprio come avvenuto negli ultimi trent’anni nell’entroterra ligure, nelle colline toscane, lungo l’appennino marchigiano e abruzzese, nelle Langhe e nel Chianti, nell’entroterra ligure.
“Oggi la montagna è al centro di importanti investimenti – prosegue Riba – e dobbiamo saper cogliere con anticipo le richieste del mercato. La consegna del marchio e della bandiera dei Borghi alpini permette di aprire percorsi di studio che anticipano investimenti e recuperi, secondo i moderni criteri della bioarchitettura applicata alle ristrutturazioni di baite dismesse o abbandonate”.
Gli esempi non mancano e verranno presentati venerdì mattina. “Le attuali agevolazioni fiscali del 65% (efficienza energetica) e del 50% (ristrutturazioni) incentivano il recupero – evidenzia il presidente Uncem – è importante un’azione politica da parte nostra, sul Governo centrale e sul Parlamento, affinché questi incentivi al recupero vengano mantenuti. Non possiamo dimenticare che trenta Comuni montani piemontesi hanno beneficiato nel 2009 di olte 40 milioni di euro di fondi europei del Feasr, grazie alla misura 3.22 del Psr. Gli interventi si stanno concludendo in questi mesi. Sarà dunque importante poter disporre, nella prossima programmazione europea, ormai alle porte, di nuove risorse del Piano per lo sviluppo rurale: Uncem si sta impegnando affinché la rivitalizzazione del patrimonio edilizio dei villaggi, pubblico e privato, sia tra le misure presenti nel piano. Servono risorse per interventi strutturali e globali dei borghi, selezionando le migliori opportunità lungo le vallate alpine, dando vita ad alberghi diffusi, aziende agricole multifunzionali, piccole imprese del settore turistico-ricettivo e artigianale, ma anche spazi per il co-working e per nuove professionalità”.
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