MONVISO VERTICAL RACE. ACUTO DI MARCO MOLETTO
La cavalleria, non quella equina, richiederebbe sempre di dare la precedenza alle donne e di raccontare, in quel di Crissolo, le gesta di Katarzina Kuzminska, nome polacco ma imprese sportive tutte italiane, vincitrice tra le donne del Monviso Vertical Race. Chiedo scusa e ne parlerò in seguito. Infatti al Kilometro Verticale di Crissolo, promosso a prova unica di Campionato Regionale (Piemonte) e Provinciale (Cuneo) dalla Fidal è andato in scena l’acuto di Marco Moletto e di lì bisogna partire.
Una giornata meteo più che accettabile, senza pioggia e finanche con qualche sprazzo di sole giù a alla base. In vetta, chi è arrivato oltre la 50° posizione ha potuto persino rimirare la parete est del Monviso, solitamente molto timida nell’apparire! 198 gli sfidanti teorici delle proibitive pendenze della oramai classica crissolina e 167 i temerari che hanno scommesso (e vinto) sulla benevolenza del meteo.
L’unico lampo registrato in giornata è stato il suo: Marco Moletto ha tenuto a battesimo la sua società nuova di zecca, Valvermeragna Buzzi Unicem, salendo come un fulmine le impossibili pendenze. Che fosse campione vero e specialista sulle salite era oramai risaputo ma che potesse permettersi il “lusso” di realizzare il nuovo record della salita (36.56) migliorando di ben 41 secondi l’exploit già epico di Martin Dematteis ottenuto nell’edizione 2013 nessuno lo avrebbe immaginato alla partenza. Gara condotta in testa fin dall’inizio correndo la dove “neanche i camosci”!
Assenti i gemelli mondiali tornati da un anno alla Podistica Val Varaita. Assenza più che giustificata: non si vive di sole corse ed oggi la storica società condotta da Giulio Peyracchia ha festeggiato Manuel Solavaggione in una particolare festa nel merito della quale la privacy consiglia di non entrare se non per rimarcare la grandezza di una equipe sportiva che coltiva, insieme ai campioni, anche la socializzazione e la convivialità. Per qualsiasi cosa tu abbia oggi festeggiato: auguri Manuel!
Tornando alla gara e reso a Marco quello che è di Marco, sotto i 40 minuti che rappresentano l’”impresa”, sono giunti Daniele Antonioli (R.A.S. Courmayeur – 39.07) e Paolo Bert (Pod. Valle Infernotto – 39.35). Daniele è giunto dalla Valle d’Aosta ed il suo biglietto da visita non ammette repliche. Ce lo avevano descritto come campione sugli sci ed oggi lo abbiamo conosciuto anche in versione scarpette ai piedi. Paolo registra un tempo di valore assoluto. Il suo secondo miglior tempo sui muri del Vertical a 20 secondi dal suo personale. Aimar Enrico (Roata Chiusani – 41.05) e Fabio Bonetto (Atl. Val Pellice – 41.06) hanno completato il lungo podio con un arrivo in volata del tutto inusuale in questo genere di gare.
Eccola dunque Katarzina Kuzminska la protagonista dell’ascesa femminile. L’atleta canavesana di adozione sale in testa migliorando di 6 secondi il suo personale. Niente da fare per il record che rimane saldamente nelle mani di Clerico Cristina che nel 2007 fermò il tempo in 45.29. Utile, però per un’affermazione di prestigio (la seconda) davanti ad una icona della fatica in salita che risponde al nome di Rrika Alma (Giò 22 Rivera). Albanese di origine ma oramai italiana a tutto tondo. 48.42 il tempo di Alma capace, nel 2009, di vincere in 47.18.
Alla compagna di squadra Cristina Dosio la terza piazza attardata di un pugno di secondi (49.09).
La vincitrice del 2012 Romina Cavallera (Roata Chiusani) finisce quarta in 50.05 ed il podio lungo femminile ospita alla quinta posizione Federica Collino (Atletica Valpellice – 52.51) in rampa di lancio per sicure affermazioni future.
Una nota conclusiva anche per la “New” Pro Loco di Crissolo oggi all’esordio organizzativo.
Efficienza, creatività e fantasia sono state elementi determinanti per rendere indimenticabile la giornata ai 167 ospiti. Il buffet di fine gara poi ha fatto dimenticare la fatica…alla prossima!
Carlo Degiovanni
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