SENTIERO 4 LUGLIO. VINCONO I COLLAUDATI PIVK E BRIZIO ALLA LORO 10^ PARTECIPAZIONE
Straordinario entusiasmo ed ennesimo – anzi diciannovesimo – successo organizzativo per la Sentiero 4 Luglio SkyMarathon delle Alpi Orobie cortenesi, camune e lombarde. In una giornata baciata dal meteo favorevole, con sole caldo ma anche venticello frizzante quando qualche nuvola o qualche nebbia salita dai versanti si approssimava alle creste, i campionissimi soliti noti Tadei Pivk, splendido mulo friulano 33enne, ed Emanuela Brizio, Valsesiana 45enne vera e propria serial winner, hanno dominato la maratona del cielo corsa ieri da Corteno Golgi a Santìcolo attraverso la chiostra di passi e vette che racchiudono le Valli di Sant’Antonio con l’omonima riserva regionale.
Alle nozze che lo attendono il 28 agosto, Tadei potrà dunque portare il terzo trionfo consecutivo – tutti su percorsi diversi – alla gara regina dello skyrunning nazionale, mentre Manu Brizio sembrava persin più fresca e giovane dello scorso anno, quando aveva un po’ patito l’esplosività della giovane Serafini, che però quest’anno stenta a riaversi, appunto, dall’esplosione.
Dietro l’Italiano si sono piazzati ben tre iberici, tutti con oltre 10′ di distacco: nell’ordine Marc Pinsach Rubirola, Jessed Hernandez Gispert (già vincitore nel 2009) e Pere Aurell Bove, col secondo nostro connazionale, Clemente Belingheri, quinto a oltre 30′ dal vincitore. Dietro Manu Brizio, il cui primo abbraccio al traguardo è stato per l’allenatore, ma il secondo per quel Giacomo Salvadori che dieci anni fa tenne a battesimo la sua prima grande vittoria, ha resistito bene l’outsider Silvia Rampazzo di Noale (VE), arrivata con poco più di un quarto d’ora dalla trionfatrice,. dopo una partenza probabilmente troppo veloce, mentre il diesel Lucia Moraschinelli di Aprica (premiata dal suo vicesindaco Bruno Corvi) ha brillantemente conquistato il terzo gradino del podio, seppur quasi a un’ora dalla seconda.
Acclamatissimo l’assessore regionale allo Sport, il plurimedagliato olimpico e mondiale di canoa Antonio Rossi, che ha dispensato sorrisi e parole di encomio ad atleti e organizzatori. Lo ha però battuto in consensi, probabilmente, quello che di anno in anno sta diventando il primo beniamino e la favola più bella della manifestazione camuna: Antonio Gianola da Premana (LC). A 85 anni suonati ha intrapreso con nonchalance il percorso della mezza (22 km ca. dai 950 m. di Corteno) e ha scollinato il Passo Salina (2438 m.), scendendo verso il traguardo portandovi anche un po’ d’erba del tracciato a causa di una caduta. Si è lamentato, infatti, che la discesa non è il suo forte. La schiva moglie Cristina, dal canto suo, forzata al microfono dallo scanzonato speaker Gianni Mauri quando il marito incedeva non proprio con stile da levriero a 50-60 metri dal traguardo, lo ha redarguito invitandolo a correre più diritto: sessant’anni di matrimonio e avere ancora qualcosa da dirsi!
MEZZA MARATONA
Ieri, la mezza maratona è stata vinta per la categoria maschile da Gianfranco Danesi con il tempo di 2h 02′ 34″, il quale ha preceduto Gil Pintarelli e Filippo Bianchi, giunti al traguardo alcuni minuti dopo e staccati tra loro di pochi secondi. Prima donna è risultata Deborah Benedetti con 2h 39′ 02″, davanti a Nadia Franzini e Giovanna Maglia.
Qui è accaduto un fatto spiacevole: Lorenza Combi ha sbagliato percorso quando era in testa nella zona della discesa finale, seguita poi da tre altre compagne di gara. Tutte sono rimaste penalizzate dall’errore, tanto che alle premiazioni si è parlato di Combi come vincitrice morale della gara, senza con ciò nulla togliere alla prestazione di Danesi e senza inficiare il suo primo posto. Il presidente Bernardi si è scusato per la possibile – anche se non accertata – responsabilità di chi presidiava il bivio incriminato, omaggiando le quattro signore di cesti di prodotti tipici locali e libri della skymarathon. Le ha inoltre caldamente invitate alla prossima edizione, offrendo loro già da ora l’iscrizione.
Bene si sono comportati i corridori locali, tra i quali ha brillato su tutti l’aprichese Lucia Moraschinelli, terza nella maratona in 6h 38′ 29″, mentre Fausto Moia di Edolo, sessant’anni suonati da un po’, ha terminato la fatica nei primi cento, con 7h 22′ 39″.
Gli altri si sono presentati tutti nella mezza, a cominciare da Vittorio Marniga, buon 50° in 2h 38′ 52″, seguito da Mauro Salvadori a poche decine di secondi e da Paolo Poli, 53°. Martino Radici 88°, Antonio Sabbadini 92° e Marco Balsarini 104°. Il veterano Salvatore Tarabini, grande amico valtellinese della corsa, si è piazzato buon 44° in 2h 34′ 34″.
Ulteriori info: www.maratonadelcielo.it
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