CHO OYU 2014. I PIEMONTESI ALICE CAVALLERA E ALBERTO PACELLINI CON IL VENETO NICOLA BONAITI HANNO RAGGIUNTO LA VETTA DELLA “DEA TURCHESE” (8.201 METRI)
Ieri 28 settembre alle ore 9:00 (ora italiana) gli alpinisti cuneesi Alice Cavallera e Alberto Pacellini, con il loro compagno di spedizione veneto Nicola Bonaiti, hanno raggiunto – dopo tre giorni di scalata – la vetta del “Cho Oyu” (8.201 metri), nell’Himalaya tibetana, ascesa completata senza ossigeno supplementare e senza portatori.
Questa la via di salita, riportata sul sito della spedizione:
Dal C2 occorre traversare a sinistra su pendii nevosi da 35° a 40°, per raggiungere una crestina nevosa che termina su una fascia rocciosa alta 30 m, detta “rock band”, con passaggi valutabili di 2° grado. Superata questa si arriva senza difficoltà al C3. Dal C3 si arriva verso 7750 m ai piedi delle “yellow band”, caratteristica fascia rocciosa. Per superarla occorre salire un diedro di rocce e ghiaccio alto 20 m (valutabile 2°-3° grado, corde fisse). Usciti da questo passaggio ci si trova su un ripido pendio nevoso (inizialmente a 45°, poi decisamente meno) da cui si punta direttamente alla vetta. La pendenza diminuisce rapidamente, finchè ci si trova sugli ultimi 400 m pianeggianti che portano alla vetta, che si trova in linea ottica con la nord dell’ Everest.
Ricordiamo che i tre alpinisti sono partiti dall’Italia a fine agosto. La cima era programmata per fine settembre, inizio ottobre.
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