Uncem, d’intesa con la Regione Piemonte, organizza a Torino venerdì 17 ottobre 2014, dalle ore 9 al Circolo dei Lettori (via Bogino 9) il convegno “Sport e turismo integrato per lo sviluppo del sistema montagna”, per fare il punto su obiettivi e attuale stato dell’offerta. “White e green, le eccellenze delle Terre Alte piemontesi”, il titolo dell’evento.
Relazione di apertura del presidente Uncem Piemonte Lido Riba, seguiranno gli interventi di Valter Marin (Unione montana dei Comuni olimpici della Via Lattea), di Franco Revelli (Unione montana Alpi del Mare), Roberto Veggi (Unione montana Valsesia), Franco Ferraresi (dirigente regionale del settore sport). Nella seconda parte della mattinata, gli assessori regionali Alberto Valmaggia (Ambiente e Montagna), Antonella Parigi (Turismo), Giorgio Ferrero (Agricoltura), Giovanni Maria Ferraris (Sport) si confronteranno con i rappresentanti delle associazioni, con esperti e operatori.
A dialogare con i membri della Giunta regionale ci saranno infatti Roberto Boulard (presidente delle Guide Alpine del Piemonte), Michele Colonna (presidente del Cai Piemonte), Giampiero Orleoni (presidente Arpiet) e i rappresentanti del Collegio dei Maestri di sci. Al termine del dibattito, le conclusioni saranno affidate ad Enrico Borghi, deputato, presidente nazionale dell’Uncem e presidente dell’Integruppo parlamentare per lo Sviluppo della Montagna.
Se è vero che l’industria turistica è la più importante delle aree montane, è comunque evidente che le potenzialità inespresse delle vallate sono ancora moltissime. “Le ragioni per cui la vocazione turistica in Piemonte è stata valorizzata e sfruttata solo in parte – evidenzia Lido Riba – sono essenzialmente di carattere culturale e politico nel senso che non si è mai ragionato in modo serio sulla natura plurivocazionale dei territori montani e sulla stretta integrazione necessaria tra i settori agricolo, ambientale, logistico, sportivo e turistico. Le nuove Unioni montane non possono commettere gli errori del passato, anche delle Comunità montane. Il turismo va scientificamente organizzato e la vocazione turistica della montagna deve essere organicamente strutturata”. Ancora: “Oggi Uncem pensa a una economia montana di nuovo conio, basata sulla sostenibilità, sul fascino ambientale, sul white e sul green come generatoti di quello sviluppo turistico capace di produrre almeno una parte di quei posti di lavoro e di incrementi di valore aggiunto che pesantemente ancora mancano all’appello del bilancio economico delle terre alte del Piemonte. Vorremmo venerdì 17 confrontarci con gli operatori, con gli amministratori, con chi lavora nel settore”.
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