FESTIVAL DELLA MONTAGNA CUNEO: QUATTRO FILM PER IL GRAN FINALE DELLA FIERA DEL MARRONE
Dopo il successo di pubblico e critica riscosso la scorsa primavera dal Festival della Montagna, il Comune di Cuneo, con la collaborazione di Uncem Piemonte e Provincia di Cuneo, tiene viva l’attenzione sulle Terre Alte con una serata interamente dedicata alla produzione video-cinematografica di montagna. L’evento lancia di fatto anche la corsa verso l’edizione 2015 del Festival, che si terrà dal 28 maggio al 2 giugno.
L’appuntamento è al Cinema Monviso, domenica 19 ottobre, alle ore 21 (ingresso gratuito) ed è inserito nel cartellone della Fiera del Marrone quale evento di chiusura della manifestazione.
L’evento di domenica 19, a cura di Marzia Pellegrino e Sandro Gastinelli, direttore artistico del Festival, prevede la proiezione dei documentari “Jelie” e “Lino” di Joseph Peaquin e la prima cuneese di “Barolo Boys, storia di una rivoluzione” di Paolo Casalis e Tiziano Gaia. In apertura verrà proiettato il brevissimo filmato riassuntivo dell’edizione 2014 del Festival, quella della rinascita. Condurrà la serata Sandro Gastinelli, mentre saranno presenti in sala gli autori dei film.
I FILM
CUNEO. Domenica 19 ottobre 2014 – ore 21,00
Cinema Monviso
– “Il Festival della Montagna 2014 in 5 minuti (e mezzo)” (Italia, 2014), di Ivo Marabotto – durata 5’30”; il filmato che condensa in 5 minuti e mezzo l’essenza del Festival della Montagna 2014, l’edizione del rilancio tenutasi a Cuneo dal 29 maggio al 2 giugno scorso.
– “Jelie” (Italia, 2013), di Joseph Peaquin – durata 20’
Jelie è una giovane donna di 80 anni con i piedi solidamente ancorati a terra e con una attenzione tutta particolare verso l’uso delle piante officinali. Le sue giornate e tutta la sua vita ruotano intorno ad un orticello speciale che chiama “jardin secret”. Andiamo a scoprire il giardino segreto di Jelie e scopriamo una persona sinceramente e visceralmente innamorata della natura.
– “Lino” (Italia, 2013), di Joseph Peaquin – durata 11’30”
Lino è un ex campione olimpionico italiano di biathlon. Durante quel periodo, scopre di avere un potere nelle mani, la possibilità di rimettere a posto i “nervi” e le ossa fuori posto. Al termine della sua carriera sportiva decide di iniziare l’attività di contadino e mettere il suo dono al servizio della gente. Così ogni giorno dell’anno riceve gente che ha bisogno del suo aiuto nella propria stalla.
– “Barolo Boys, storia di una rivoluzione” (Italia/UK, 2014), di Paolo Casalis e Tiziano Gaia – durata 64’
Langhe, Piemonte meridionale, anni ’80. Una nuova generazione di piccoli produttori, partiti con scarsi mezzi e animati da un inedito spirito di squadra fatto di coraggio e determinazione, va alla conquista dei mercati di tutto il mondo. Rimangono per anni al centro di una feroce battaglia ideologica, in contrapposizione con la generazione dei patriarchi, fieri oppositori delle novità introdotte dai figli ribelli della Langa. “Barolo Boys. Storia di una Rivoluzione” traccia la parabola, breve ma intensissima, di un gruppo di produttori che ha cambiato in modo indelebile il mondo del vino.
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