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5 Dicembre 2014

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"TRA I CASTAGNI DELL'APPENNINO. Conversazioni con Francesco Guccini

Francesco Guccini - foto: Maxfear.it by m.sticca

Francesco Guccini – foto: Maxfear.it by m.sticca

TRA I CASTAGNI DELL’APPENNINO:VIAGGIO METAFORICO DI MARCO AIME ATTRAVERSO LA VIVA VOCE  E I RICORDI PERSONALI DI FRANCESCO GUCCINI

Un viaggio in treno fino a Pàvana, lungo la ferrovia Porrettana, per avvicinarsi nel modo più autentico allo spirito delle canzoni e dei luoghi di Francesco Guccini. È il viaggio, metaforico e reale, che intraprende l’antropologo Marco Aime con “Tra i castagni dell’Appennino” (Utet), appena arrivato nelle librerie, scoprendo, attraverso la viva voce di Guccini, i ricordi più̀ personali, insoliti e inaspettati attinti da una vita intera tra musica e poesia.

219px-cover-Tra-i-castagni-dellappennino_-cop-220x344Un viaggio emozionante e suggestivo, ma al contempo molto concreto, fatto di paesaggi aspri come i boschi dell’Appennino che Guccini ci invita da sempre, attraverso i suoi versi, a scoprire. E popolato di personaggi curiosi come la vecchia signora di Pàvana che indica ad Aime – appena sbarcato nel borgo gucciniano per eccellenza – la casa del cantautore annunciando, con il tono fiero e rispettoso di chi segnala a un turista il museo del Louvre a Parigi, o il Colosseo a Roma: «Lì c’è Guccini».

Tra i castagni dell’Appennino è, naturalmente, anche un viaggio nella memoria, che ripercorre l’evoluzione artistica ed esistenziale di una delle più grandi voci del panorama musicale italiano.

Dai primissimi dischi ed esibizioni nelle osterie alle influenze letterarie che percorrono tutta la sua produzione, dagli anni delle contestazioni politiche ai piccoli vezzi privati che hanno accompagnato decenni di concerti, fino a diventare mitici rituali collettivi, ciò che emerge in queste pagine è soprattutto la volontà di Guccini di esprimere, con le parole e con i versi, la sua esperienza di vita e la sua personale visione del mondo.

«Per me scrivere canzoni voleva dire raccontare la propria esistenza, le proprie vicende. Non convivo spesso con la malinconia. Non è una mia caratteristica, se non forse nel momento del ricordo, perché il ricordo a volte immalinconisce. Il fatto è che noi il futuro non lo conosciamo e il presente è fugace, quindi viviamo soprattutto nel passato, nel ricordo. Ma quando poi le racconto, queste cose, le vesto sempre di ironia.»

GLI AUTORI

Marco Aime (Torino, 1956), docente di Antropologia Culturale presso l’Università di Genova, ha condotto ricerche sul campo in Benin, Burkina Faso e Mali. È autore di numerose pubblicazioni, tra cui: ‘La casa di nessuno. Mercati in Africa occidentale’ (Bollati Boringhieri, 2002), ‘Il primo libro di antropologia’ (Einaudi, 2008), ‘Una bella differenza’ (Einaudi, 2009), ‘Cultura’ (Bollati Boringhieri, 2013), ‘Etnografia del quotidiano’ (Elèuthera, 2014) e, insieme a Gustavo Pietropolli Charmet, ‘La fatica di diventare grandi. La scomparsa dei riti di passaggio’ (Einaudi, 2014).

Francesco Guccini (Modena, 1940), cantautore e scrittore, è un punto di riferimento musicale, ma anche politico e letterario, per almeno tre generazioni di italiani. È autore di: Cròniche Epafàniche (Feltrinelli, 1989), Vacca d’un cane (Feltrinelli, 1993), Cittànova Blues (Mondadori, 2003), Dizionario delle cose perdute (Mondadori, 2012) e Nuovo dizionario delle cose perdute (Mondadori, 2014). Insieme a Loriano Macchiavelli ha inoltre pubblicato alcuni romanzi gialli, tra i quali: Macaronì (Mondadori, 1997), Malastagione (Mondadori, 2011) e La pioggia fa sul serio (Mondadori, 2014).

 

TRA I CASTAGNI DELL’APPENNINO
Conversazioni con Francesco Guccini
Autori: Marco Aime – Francesco Guccini
Editore: Utet, Torino – 2 dicembre 2014
Collana: Dialoghi sull’Uomo
Pagine: 160
Prezzo di copertina: 14.00 €

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