NANGA PARBAT: il vento frena i russi

AGGIORNAMAMENTO: Gli alpinisti russi sono rientrati al Campo Base del versante Rupal del Nanga Parbat. Fallito, dunque, il loro tentativo di prima invernale sull’ottomila pakistano a causa del maltempo e delle forti raffiche di vento.
“Non è possibile salire la via con questo vento. Si potrebbe volare con una sola raffica direttamente al K2”, queste le loro dichiarazioni riportate su russianclimb.com.

Il team russo. Da sinistra:
Nickolay Totmjanin, Serguey Kondrashkin, Valery Shamalo, Victor Koval. Fonte: www.explorersweb.com

Continua l’emozionante stagione invernale nel Nanga Parbat (8.125 m).

Dopo il rientro di Tomasz Mackiewicz ed Elisabeth Revol, successiva all’incursione a 7.800 metri, sembra che ora sia la volta dei russi Nickolay Totmjanin, Valery Shamalo, Sergey Kondrashkin e Victor Koval.

Secondo explorersweb.com, la squadra di San Pietroburgo avrebbe iniziato il suo attacco sulla via Schell sul versante Rupal il 28 gennaio giungendo fino al C4 (7.150 m). Ora attendono un miglioramento del tempo per procedere ma le previsioni non sono buone.
Mountain-Forecast prevede che il vento inizierà a calmarsi da martedì sera, ma la forza del vento resterà comunque al di sopra dei 50km/h per i prossimi 9 giorni.

Gli alpinisti sono arrivati sabato 31 gennaio. I loro piani erano quelli di raggiungere, il giorno successivo, il pendio del Diamir e iniziare la lunga ascesa da quella parete che si conclude con la salita finale alla vetta. Un lungo e impegnativo cammino con bivacco incluso.

Tuttavia, il maltempo non ha permesso loro di procedere. Questo il loro breve messaggio inviato dal C4, Domenica 1 Febbraio: “raffiche di vento a 100 km /h, nessuna visibilità, febbraio gelido.. In attesa che il tempo migliori…”