29 APRILE 2015, AGGIORNAMENTO DELLE 16.42 – Fonte: ANSA
Ancora 5 gli italiani irrintracciabili in Nepal. La Farnesina è infatti entrata in contatto con altri 5 connazionali, mentre non si hanno ancora notizie di altri cinque. I primi italiani bloccati in Nepal stanno rientrando in Italia da Kathmandu con voli commerciali messi a disposizione dalla Farnesina.
28 APRILE 2015, AGGIORNAMENTO DELLE 22.57 – Fonte: ANSA
Si temono 10 mila vittime per il terremoto in Nepal: è il timore del premier Sushil Koirala.
Times of India on line fornisce un bilancio aggiornato di 5.057 morti. Il Centro nazionale per le operazioni di emergenza del Nepal ha anche aggiunto che i feriti sono 10.915, mentre la stima dei profughi interni è di 454.769 persone. Sono otto milioni le persone rimaste coinvolte nel devastante terremoto, afferma l’Onu. Anche se i soccorsi internazionali stanno iniziando ad arrivare, 1,4 milioni di persone hanno bisogno di aiuti alimentari, ma secondo gli esperti dell’Onu sfida maggiore potrebbe essere quella di raggiungerle.
Quattro le vittime italiane. Sono scesi a “una decina” gli italiani irrintracciabili in Nepal. Lo comunica la Farnesina in una nota.
Il terremoto che ha colpito il Nepal lo scorso 25 aprile ha spostato il terreno sotto l’area di Kathmandu fino a tre metri verso sud, mentre l’Everest dovrebbe essere rimasto della stessa altezza. Lo affermano alcuni esperti internazionali citati dal sito del Guardian.
27 APRILE 2015, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 21.12 – Fonte: ANSA
Sono oltre 4000 i morti del terremoto in Nepal, secondo l’ultimo bilancio ufficiale, ancora provvisorio. Quattro le vittime italiane. E secondo la Farnesina, in Nepal 40 italiani sono ancora irreperibili.
Sono morti anche Oskar Piazza, del Soccorso alpino del Trentino Alto Adige, e Gigliola Mancinelli, 51 anni, di Ancona, due dei 4 speleologi dispersi. “Vado a prendermelo – dice all’ANSA la compagna di Piazza -. Sembra impossibile a tutti”. Salvi gli altri due compagni: Giuseppe ‘Pino’ Antonini, 53 anni, di Ancona, e Giovanni ‘Nanni’ Pizzorni, 52 anni, genovese, esperto torrentista.
Gigliola Mancinelli aveva chiesto un cambio turno a lavoro per andare in Nepal. ”Ho ancora qui sul telefonino gli Sms che Gigliola mi ha mandato prima di partire: mi aveva chiesto un cambio di turno, ci teneva tanto ad andare…”. Il dottor Germano Rocchi è il responsabile del servizio di elisoccorso delle Marche. Gigliola Mancinelli, medico anestesista, era anche volontaria presso la base dell’elisoccorso di Fabriano. ”Era una bravissima anestesista e una carissima collega”, dice.
27 aprile, ore 15:28
TERREMOTO IN NEPAL: OLTRE 3600 MORTI. TRA LE VITTIME, DUE ITALIANI
Nuovi aggiornamenti dal Nepal. Secondo un’agenzia ANSA dell’ultima ora, sono Renzo Benedetti e Marco Pojer le due vittime italiane del terremoto che ha devastato il Nepal. Lo riferiscono due loro compagni di spedizione, Iolanda Mattevi, ferita, e Attilio D’Antoni, illeso, ricoverati entrambi all’ospedale di Kathmandu.
Sul nome delle vittime mancano ancora tuttavia conferme ufficiali. I quattro italiani stavano facendo trekking a 3500 metri di quota nella Rolwaling Valley quando sono stati travolti da una frana seguita al sisma di sabato.
GLI ITALIANI DISPERSI
Sono attualmente 4 gli italiani dispersi, si tratta di quattro speleologi.
Anche lo scalatore veronese, Giovanni Cipolla, 24 anni, ha telefonato ai suoi familiari per rassicurarli. A causa del sisma anche in questo caso si erano interrotte le comunicazioni.
Il bilancio: oltre 3.600 vittime, ma la Caritas ne teme 6.000 – Il numero dei morti accertati si aggrava di ora in ora: al momento è di 3.617 vittime. Secondo la Caritas i morti potrebbero essere anche 6 mila. “Si calcola vi siano già 5.000 feriti e migliaia sono sfollati e senzatetto”. Tante persone, impossibile dire quante, sono state inghiottite dai ghiacci nei crepacci sull’Everest. ”Abbiamo visto la morte in faccia”, ha detto l’alpinista Mario Vielmo, uno dei cinque italiani che hanno raggiunto il laboratorio Piramide dell’associazione Ev-K2-Cnr, che si trova a 5.050 metri di quota sul versante nepalese dell’Everest.
Quasi 2 milioni i minori bisognosi di aiuti – Sono quasi due milioni i minori in Nepal che hanno bisogno di aiuto. Lo rende noto Save the Children calcolando 30 su 75 i distretti colpiti dal grave sisma, soprattutto nella regione occidentale e centrale.
CONTINUANO LE SCOSSE
Sono state almeno 45 le scosse di magnitudo superiore a 4.5 avvenute in Nepal dopo terremoto di 7.8 del 25 aprile. Due le repliche di magnitudo superiore a 6, la prima delle quali è avvenuta a 40 minuti dal terremoto principale. ‘‘Altre repliche sono attese, anche nei prossimi giorni”, ha osservato il sismologo Amato.
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