Giorni sempre uguali e giorni sempre differenti.
Ieri mattina ho ascoltato un amico, distrutto per la perdita di un suo amico, in grado di rilanciare una manifestazione internazionale fermata a causa di un lutto, con l’energia immensa ricevuta dall’affrontar quel lutto.
Ieri pomeriggio ho parlato con un amico, troppo poco importante per il suo datore di lavoro e fondamentale per un’associazione: non avrà di che mangiare e ciononostante, correndo, riuscirà a dare un enorme aiuto economico alla ricerca per la sclerosi multipla.
Ieri sera ho scalato indoor, e ho visto un ragazzo con grandi potenzialità non riuscire ad affrontare un tetto orizzontale e dopo pochi consigli arrampicarsi su di esso come un angelo. A poca distanza ho dovuto scorgere un istruttore in grado di distruggere con pochi suggerimenti le potenzialità di un allievo entusiasta, correggendo come errore l’unico efettivo pregio del suo stile.
Questa mattina… son accadute altre cose…
Dopo esser stato sotto i ferri, un giorno ancora, per potermi allenare, per poter realizzare avventure derivate da sogni che faranno sognare altre menti che realizzeranno nuove avventure…
…ho discorso con un amico, impegnato ora nel periplo dell’Australia. Mi ha entusiasmato con i volti delle persone che ha conosciuto e le esperienze che ha fatto, con profumi, gusti e colori. 35.000 km tra deserti di sabbia e neve, tra guadi e foresta. Ha lavorato in non so quanti posti e fatto una quantità di esperienze di ogni genere, trascendentali, immanenti, profonde, semplici.
Ora è sulla Sunshine coast, a circa 160 km da Brisbane, e ai primi di febbraio arriverà a Sydney.
Mi ha mandato questo video.
Giorni sempre uguali e sempre diversi. Mentre aspetto un amico di ritorno dalla Patagonia e progetto le mie spedizioni e i miei viaggi, continuerò a parlare con Daniele. Appena sarà nella metropoli lo intervisterò, così vivremo insieme il suo racconto.
