ALESSANDRO BAU’ IN “LUCI IN NORD-OVEST”
Alle ore 20 di giovedì 10 aprile il salone di df Sport Specialist aprirà le porte per accogliere un nuovo protagonista. Al pubblico verrà presentato Alessandro Baù, classe 1981, un alpinista pienamente affermato, uno dei migliori che si trovano sulla scena dell’alpinismo italiano.
Benché possa già vantare al suo attivo una lunga serie di imprese, come sarà dimostrato nella sua conferenza che viene corredata da parecchi ed attraenti filmati, l’alpinista padovano è comunque destinato a destare straordinarie sorprese, tutte da scoprire in quanto per lui rimane aperto un futuro ancora molto lungo e disponibile. Ad un giovane come lui che sprigiona da ogni poro entusiasmo e passione per i gradi estremi dell’arrampicata sulle lunghe pareti, non mancano comunque neppure le caratteristiche umane più apprezzate per catturare la simpatia di tutti, a partire dalla naturale spontaneità e dalla modestia sincera con cui si presenta. E pensare che l’alpinismo, per lui che già all’età di tre o quattro anni (con il padre a far pendoli a Rocca Pendice) si era avvicinato al mondo dell’arrampicata, la montagna prese il sopravvento solo al momento di sedersi ai banchi dell’università per districarsi tra i libri d’ingegneria.
Fu così che abbandonò in piscina senza alcun rimpianto calottina e pallone (per la pallanuoto) e si dedicò anima e cuore alle falesie e alle grandi pareti delle Dolomiti. Da qui ad entrare il passo è stato veramente breve e poi incredibilmente intenso, tanto che basterebbero le imprese realizzate in questo ambiente per porlo sul piedistallo dove sono collocati i nomi dei grandi alpinisti. Qui ha firmato, a partire dal 2005, prime ripetizioni, prime solitarie, prime invernali su vie tanto impegnative da far rabbrividire, ma con un intuito geniale ha saputo individuare vie nuove da far invidia e da far mordere le dita a tanti bravi alpinisti che non si erano accorti prima di lui della loro esistenza. Parliamo per esempio di “Chimera Verticale” che ha aperto nel 2008, ma ancora di più di “Colonne d’Ercole” del 2012: una nuova via di 1.200 metri, di cui Baù è particolarmente orgoglioso.
E non ci meravigliamo che di questo exploit parli poi con grande soddisfazione, definendo la sua linea assolutamente unica, tale che per bellezza, difficoltà ed etica di apertura potrà diventare un punto di riferimento per l’alpinismo nelle Dolomiti. Se il suo cuore batte più forte che mai quando pensa e soprattutto quando si trova ai piedi della Civetta, non ci è difficile indovinare a che montagna si riferisce il titolo “Luci in Nord-Ovest” con cui ci presenterà la sua conferenza.
La serata consentirà di conoscere per intero la sua carriera alpinistica, attraverso la varietà di ben cinque filmati che si alterneranno alle parole del suo racconto. Con il primo gli inizi, con il secondo l’emozionante salita della via “Colonne d’Ercole”, con il terzo la sua esperienza sul Monte Bianco, con il quarto un viaggio in Nuova Zelanda, con il quinto un finale pirotecnico passando dalla Yosemite Valley (California) al Messico, per finire alla Civetta in inverno: sempre!
Renato Frigerio
NOTE SU ALESSANDRO BAU’
Nel 2011 Alessandro Baù è stato ammesso a far parte del Club Alpino Accademico Italiano; livello di eccellenza: in arrampicata fino all’8a+ e 7c+ a vista.
Vie nuove e Prime:
Sass Ciampac: Pilastro Bergerac, prima ripetizione;
Civetta, Punta Tissi: W Mejico Cabrones, prima ripetizione;
Civetta: Nuvole Barocche, prima ripetizione;
Civetta, Punta Civetta: Eliana, prima ripetizione;
Cima Su Alto: Terapia d’Urto al Guanaco, prima ripetizione;
Valscura, Secondo Pilastro: Dal Pozzo-Fontana, prima ripetizione e prima invernale;
Meisules dela Biesces: L’Alfa e l’Omega, seconda ripetizione on sight;
Sass dla Crusc: La Perla Preziosa, prima ripetizione on sight;
Ciampanil de Val (Vallunga): Filip, prima invernale;
Punta Civetta: Capitan Sky Hook, prima ripetizione e prima solitaria, prima invernale in giornata;
Punta Civetta: Chimera Verticale: via nuova, prima ripetizione e prima libera;
Pale di San Lucano: Grigioverde, prima ripetizione;
Col Nudo (Alpàgo): Diretta al Gran Diedro, prima ripetizione;
Anticima del Dente (Sassolungo): Alfredino Rampi, seconda ripetizione e prima invernale;
Civetta: Kein Rest von Sehnsucht, prima invernale;
Campanile Elma (Pale di San Martino): PX150+Franceschini, via nuova;
Tatewari (Messico): Fiducia al Sentiero, via nuova.
I rilievi della via “Colonne d’Ercole” :
29 tiri totali, difficoltà – IX grado, VIII+ obbligatorio, 16 lunghezze dal VII al IX grado,
usato soltanto chiodi normali, soste comprese, con nessun passo in artificiale.
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