Si è conclusa a Torino Alpi365, la Biennale della Montagna, e ne torniamo a casa con molte impressioni e l’arricchimento di incontri interessanti. Dal 4 al 7 ottobre, nello spazio espositivo del Lingotto Fiera, i sensi sono stati sopraffatti da sapori, suoni, immagini e messaggi: i molti modi per comunicare la montagna attraverso progetti pilota, attrezzature e tecnologie, libri e video, conferenze e convegni…
Mountain Blog ha avuto il suo momento di visibilità insieme al nuovo sito web del Club Alpino Italiano presso lo stand del CAI fin dal primo giorno, con la presentazione del blog agli ospiti presenti, tra cui rappresentanti di stampa, radio e televisioni (presenti anche giornalisti della Radiotelevisione svizzera in lingua italiana). Un passaggio importante per il nostro progetto ed anche per i primi due mountain partner: La Sportiva e Trekking delle Leggende.
Alpi365 – visitata da oltre ventimila persone – è riuscita sicuramente a dare un’immagine della complessità del tema “montagna”, e della necessità di comunicare la montagna su diversi piani: cultura, energia, ecosostenibilità, alpinismo e impresa, società e tradizioni… Certamente l’iniziativa mostra ancora molti margini potenziali di crescita, sia in termini di partecipazione del pubblico che di offerta da parte degli espositori. Importante e coraggiosa – di questi tempi – la scelta di dare grande spazio agli appuntamenti culturali. Emozionante e suggestivo lo spettacolo acrobatico di apertura la sera del 3 ottobre in Piazza Castello, con il gruppo di danzatori in parete Project Bandaloop sulla torre-grattacielo che si affaccia sulla città (a 109 metri di altezza!), e l’attraversamento dell’intera piazza su una corda tesa del funambolo Ramon Kelvink.
Interessanti e arricchenti, come sempre, sono gli incontri che si fanno in queste occasioni. Di questi ne riportiamo alcuni in forma di audiointervista: quelli con Mara Milan e Sandro Carpineta a lato della conferenza di Montagnaterapia, e quello con l’editore Gherardo Priuli. Modi e testimonianze diverse ma convergenti di vivere e raccontare la montagna, di cui testimoniano nei prossimi post.
L’intervista a Gherardo Priuli >
Le interviste sulla montagnaterapia a Mara Milan e Sandro Carpineta >