Passeggio nelle strade della vita, nei sentieri della mia esistenza.
Corro, corro e corro ancora. Sembra non abbia tempo, ma il mondo va più lento di me, per ora. Oggi oltre al canonico lavoro in azienda, tra articoli di montagna, analisi di imminenti viaggi dall’altra parte del globo, in posti remoti, consulenze e manifestazioni, ho organizzato scalate, camminate ed eventi.
Le mie mani sono piene di inchiostro invisibile che scende dalla mente senza raffreddarsi mai. Sono entusiasta, fiamma che non brucia ma crea.
Questa sera il solito allenamento facendo il bucato e rassettando e poi progetti per tre nuovi libri, consegnati, e tre in nuce, da ultimare. E ancora contratti, conferenze, interviste e molto altro.
Ho mani piene di calli di lustri di lavori di legno e cemento eppure so ancora progettare.
Il bambino che è in me, ancora salvo, gioca.
…Ma sono stanco. Piacevolmente stanco. Crollo, penso e mi reincarno.
Mi butto nella mia cuccia per terra e di notte finalmente sogno immagini che vivrò solo domani e non sempre e all’istante, come nella veglia. Il racconto nella mia testa non si ferma, ma almeno non devo trascriverlo.
Nel mondo dei sogni ogni cosa è scritta mentre viene pronunciata.