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17 Febbraio 2015

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Ancora Oltre

La realtà è solo un insieme di impulsi elettrici rielaborati dal nostro cervello.

2015-02-16 20.27.44

Tutto ciò che vediamo e che diamo per scontato è solo illusione. La matrice d’impulsi viene percepita in quel modo. Guardiamo sedie, cieli, montagne e nessuno di noi ha la stessa sensazione di realtà materiale. I colori li definiamo in modi diversi e così i sapori e i suoni.Non percepiamo lo scorrere del tempo regolare, (va piano quando ti annoi, va veloce quando ti diverti), e ogni cosa è modificata dal sentire che falsa ogni possibile trasduzione.
Sentire è mezzo e al contempo trappola.

A ciò aggiungiamo tutti i risvolti psicologici che allontanano dalla realtà e da una consapevolezza che sarebbe almeno punto di vista su qualcosa di vero. Ognuno è in un universo differente, non in senso metaforico.

Esistono obbiettivi estremamente superficiali rievocati da mode, necessità indotte, confessioni religiose o filosofiche, o dal pensiero medio. Veniamo allontanati dalla ricerca anche quando la desideriamo. Siamo macchine finite che tentano di carpire i segreti di una realtà infinita e ciò è un contrasto in termini. Semplicemente impossibile.

Abbiamo pochissimo tempo, un soffio di vento. Il brillio della fiamma di una candelina. Cosa possiamo fare? La nostra vita scorre in una scintilla e diparte… Pochi istanti e saremo morti per sempre. Per sempre. Non c’è un fino a quando. Moriremo per sempre. Ci trasformeremo in pianta o animale, ma ciò che siamo, il nostro essere senziente di ora, sarà perso per l’eternità. Non saremo mai più.

E quindi? Abbiamo così poco tempo, cosi pochi battiti di cuore per cercare di evolverci e andare oltre la matrice, per forzare questo muro che ti allontana dall’origine e ti sbatte nel materiale, per andare oltre e oltre ancora e scoprire cosa c’è dietro… Chi è il burattinaio o ciò che muove il tutto. Possiamo tentare in questi 80 anni che rimangono di sfondare il muro dell’irrealtà, anche solo per una frazione di secondo, oltre l’inganno del mero e banale sentire, legato alle percezioni di una realtà fittizzia, pura illusione, oltre il pensiero di favole studiate da intrighi di palazzo, oltre la percezione evoluta… al di là di noi, fino a quell’elemento unico prima del tutto.

Christian Roccati
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