10 ore fa l’alpinista italiana Anna Torretta – impegnata in un progetto di salita al Cho Oyu e prima discesa italiana con gli sci – ha reso noto sulla sua pagina Facebook l’intenzione di tornare indietro, dopo che 5 sherpa sono stati travolti da una valanga.
Questo il messaggio che ha pubblicato, sintetico ma denso di tutta la tensione che si sta vivendo in questi momenti sul Cho Oyu:
“….ieri valanga sopra c3, 5 sherpa travolti, 1 grave…per me e per rispetto dei feriti i giochi sono chiusi. Abbiamo provato a salire in questi giorni ma senza successo.Tormente continue, placche a vento e valanghe tra c3 e vetta, hanno reso pericolosa la salita alla cima. A presto…. ciao a tutti, aNNA”
Molti i commenti e gli incoraggiamenti, ai quali abbiamo unito anche i nostri.
Attualmente sono impegnate sul Cho Oyu numerose spedizioni, ma le condizioni climatiche particolarmente gravose stanno rendendo quasi impossibile procedere ai team che avanzano con portatori e corde fisse: quello riportato da Anna è già il terzo incidente di questa stagione su questa vetta (l’ultimo pochi giorni fa).
Tra le spedizioni impegnate c’è anche quella di Walter Nones, che sta procedendo però in stile alpino leggero e inoltre lontano dalla superaffollata via normale, intenzionato ad aprire una nuova via sulla parete Sud-Ovest; Mountain Blog sta seguendo la sua spedizione direttamente dal suo blog: il suo ultimo messaggio è del 22 settembre scorso, nel quale comunicava di aver stabilito il campo deposito a 6.200 metri sotto la parete obiettivo, e di stare aspettando un miglioramento del tempo (“la montagna deciderà se farci salire“), senza però lo stress di chi deve attendere che termini il lavoro di chi deve mettere le corde fisse… a rischio della propria vita, aggiungiamo noi!
Decisamente due stili di alpinismo molto diversi a confronto sulla stessa montagna…
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