Il 25 novembre 2011, alle ore 20.45, presso il Centro Culturale “ROSETUM” di via Pisanello, 1 a Milano, si terrà la serata di assegnazione della quarta edizione del Premio “Marcello Meroni” promosso dalla Scuola di Alpinismo e Scialpinismo “Silvio Saglio” del CAI-SEM di Milano e patrocinato dalla Scuola Regionale Lombarda di Alpinismo, dalla SEM e dal CRUSM dell’Università Statale di Milano.
Il premio è intitolato alla memoria di Marcello Meroni, astrofisico e divulgatore scientifico, forte alpinista e ghiacciatore, Istruttore Nazionale di Alpinismo della SEM e della Scuola Regionale Lombarda.
I candidati dell’edizione 2011 sono:
Alpiteam, Mario Bertolaccini, Luciano Bertolina, Rolando Canuti, Marcella Fumagalli, Operazione Mato Grosso, Oriana Pecchio, Giuseppe Rinaldi, Massimo Stopelli, Marco Tomassini, Alberto Tosetti.
Alla serata parteciperà anche l’alpinista Marco Confortola il quale, evidenziando una fidelizzazione al Premio, dal ruolo di candidato dell’edizione 2010 è passato al ruolo di proponente nell’edizione 2011.
Nel corso della cerimonia saranno brevemente presentate le attività svolte dai candidati ed esposte le motivazioni della giuria per la scelta del vincitore.
Quest’anno anche il pubblico sarà chiamato a votare e a scegliere il suo vincitore.
I premi consisteranno in opere del noto artista Gianluigi Rocca, professore di disegno all’Accademia di Brera.
A conclusione della serata seguirà un buffet.
Tutti i soci CAI e gli interessati sono invitati a partecipare all’evento per poter conoscere coloro che rappresentano un bell’esempio da seguire, che testimoniano valori positivi ben radicati meritevoli di essere valorizzati.
I CANDIDATI AL PREMIO 2011:
ALPITEAM – “SCUOLA DI ALPINISMO LOMBARDA”
Alpiteam non appartiene ad una particolare sezione del C.A.I., ma mette le proprie strutture tecniche e i propri istruttori a disposizione di tutte le sezioni, gruppi e associazioni che ne richiedano l’intervento al fine di sfruttare l’azione terapeutica della montagna verso soggetti con disagio sociale. Alpiteam è stata pioniera nell’intuire come l’esperienza dell’alpinismo e “dell’andare in montagna” potesse rappresentare un momento educativo di crescita e di recupero psicosociale: perciò, oltre ad organizzare corsi classici nelle varie sezioni, da anni svolge la sua attività in ambito sociale promuovendo e realizzando corsi di alpinismo presso le Comunità che si occupano di disagio giovanile. La parete, la grande natura e la montagna, come ambiente ‘altro e grande’ rispetto allo spazio limitato e ‘chiuso’ delle periferie urbane, mettono in gioco valenze e dinamiche importanti sia per il singolo sia per la comunità, come la percezione dei propri limiti, la responsabilità verso il gruppo ed il compagno, l’autocontrollo, la fiducia in se stessi e negli altri, la paura, le difficoltà e la lotta per raggiungere la meta. Queste esperienze servono, ancora, a conoscere, aprirsi ad orizzonti diversi ed al rapporto con l’adulto. Il successo dei corsi nati in collaborazione con le comunità di recupero, operanti nell’ambito del territorio, ha reso da subito evidente, per i ragazzi ospiti delle stesse comunità, l’alto valore umano e formativo dell’iniziativa proposta.
MARIO BERTOLACCINI
Mario Bertolaccini, professore universitario di grande cultura, ha dedicato tutta una vita all’insegnamento: è stato un pioniere e nel contempo un innovatore nel modo delle scuole di Alpinismo. Istruttore Nazionale della Scuola Silvio Saglio della SEM, responsabile per un decennio dei corsi di alpinismo, ottimo alpinista sia su roccia che su ghiaccio, Mario Bertolaccini, è stato Presidente della prima Commissione Regionale Lombarda, Vicepresidente della CNSASA e Direttore della Scuola Centrale di Alpinismo. Si è adoperato sia a livello pratico che teorico per migliorare la sicurezza in montagna collaborando con la commissione materiali, al rinnovamento della didattica, alla ristrutturazione delle scuole italiane, alla creazione della commissione regionale Lombarda. E’ autore di numerosi scritti sulle caratteristiche dei materiali, ha contribuito alla stesura della prima edizione del manuale “Tecniche di Ghiaccio” ed al rinnovamento dei regolamenti della CNSASA e delle scuole. Ha lavorato allo statuto delle scuole di Alpinismo, tutt’oggi utilizzato per la nascita di una nuova scuola di alpinismo. E’ stato inoltre insignito del premio Gilardoni La Torre al congresso nazionale degli istruttori per la sua opera nel mondo della didattica, della sicurezza e per il suo impegno globale nel mondo delle scuole di Alpinismo.
LUCIANO “CIANO” BERTOLINA
Luciano Bertolina, socio fondatore della sez. CAI di Valfurva e da quasi 30 anni suo presidente, da sempre si è adoperato al fine di far crescere la passione per la montagna, soprattutto nei giovani. Varie le iniziative intraprese e proposte ai ragazzi della Valfurva: dai corsi di arrampicata per gli alunni delle scuole elementari e medie, alle escursioni e alle ascensioni impegnative sulle montagne delle alpi e degli appennini. Ha inoltre organizzato molte spedizioni europee ed extraeuropee coinvolgendo giovani e adulti della valle. Attraverso il CAI si è fatto promotore non solo di giornate dedicate alla pulizia e alla cura del bosco ma della famosa “Stravalfurva”, gara non agonistica giunta alla sua XXX edizione. Negli ultimi anni si è prodigato nel progetto di accompagnare i disabili della casa famiglia di Valfurva in montagna e negli splendidi rifugi all’interno del gruppo Ortles-Cevedale dando prova del suo altissimo valore morale. Collabora, inoltre, con l’associazione “Lo Sport è Vita” di Marco Confortola (candidato Premio Meroni 2010) organizzando con lui le ascese alle montagna furvesi con circa 100 ragazzi ad ogni edizione.
ROLANDO CANUTI
Rolando Canuti, istruttore nazionale di alpinismo, formatosi alla Scuola dei Ragni di Lecco diretta da Riccardo Cassin, è un insigne rappresentante delle Scuole d’alpinismo e della relativa didattica in ambito CAI. Da quasi 50 anni con il proprio quotidiano e infaticabile impegno trasmette la passione “dell’andar per monti”. Fondatore della sezione CAI di Cinisello Balsamo e della Scuola di Alpinismo “Bruno e Gualtiero” si è impegnato per una quindicina d’anni anche nella conduzione delle Commissioni Scuole, prima a livello regionale e poi nazionale. L’impegno speso per 50 anni lo qualificano quale figura di altissimo profilo nell’ambito della divulgazione dei valori che hanno accompagnato l’alpinismo dagli anni ’70 in poi. Tutto questo non può che avere le sue radici in una tensione sociale che ne motiva il profondo impegno volontaristico, tensione certificata dal suo altrettanto intenso e continuativo lavoro nel mondo del sindacalismo.
MARCELLA FUMAGALLI
Presidente della sezione CAI di Novate Mezzola, pittrice di professione, da sempre vive nel massimo impegno per trasmettere agli “altri” il valore della “tradizione” della Val Codera. Lo fa con l’essere vicino alle persone e alle loro storie, persone che apparentemente non hanno molto da raccontare ma che “dentro” si portano il peso di una vita. La grande esperienza dell’ultimo decennio improntata ad animare (con le altre donne) i laboratori del collettivo Sottanepoetiche da loro fondato, ha il valore di tramandare il sapore del passato, attraverso una crescita collettiva e culturale di scambio di esperienze e capacità. Marcella dedica alla natura la stessa vitalità che dedica “alle persone”: prima come cittadina, poi in veste di presidente della sezione del CAI, è impegnata nella “sorveglianza” delle valli Codera e Ratti sedendo a più tavoli, dalle riunioni dei consigli comunali sulle tematiche del territorio, a quelle della Lega Ambiente, a tutte le iniziative che valorizzano e pubblicizzano la difesa del territorio. Si è inoltre impegnata, in prima persona, “inventando” il progetto Piccoli Passi in Montagna, dedicato ai bambini e agli adolescenti al fine di farli avvicinare alla montagna, facendola vivere in tutti i suoi aspetti: ludico, sportivo e culturale.
OPERAZIONE MATO GROSSO
L’O.M.G. è un movimento giovanile, nato a fine anni ’60 in Valle Formazza, che attraverso il lavoro gratuito verso i più poveri, offre a giovani e ragazzi la possibilità di effettuare numerose esperienze formative coniugando così in modo eccellente la passione per la montagna e il fare qualcosa di utile per gli altri. Per mezzo del lavoro i giovani intraprendono una strada che li porta a scoprire ed acquisire alcuni valori fondamentali per la loro vita come ad es. la fatica, il dono gratuito, la coerenza tra le parole e i fatti, l’attenzione ai problemi dei più poveri. I giovani realizzano lavori di gruppo durante la settimana e, nei fine settimana, campi di lavoro. Questi ultimi vedono i giovani impegnati in diverse attività: raccolte di carta, rottami e altri materiali da macero oppure come operai in lavori agricoli, di pulizia sentieri, di costruzione e gestione dei rifugi. Le attività svolte nelle diverse missioni, in Perù (40 comunità), Ecuador (17 comunità), Brasile (12 comunità), Bolivia (9 comunità) sono realizzate grazie ai campi di lavoro, alle attività dei gruppi adulti ed alla carità di gente generosa. In America Latina ci sono numerose spedizioni dove i volontari OMG in forma totalmente gratuita realizzano molteplici attività nel campo educativo, religioso, sanitario, agricolo e sociale in generale.
ORIANA PECCHIO
Di professione medico, Oriana Pecchio si è interessata di medicina di montagna, facendo parte per molti anni della Commissione Centrale Medica del C.A.I. e divenendone anche Vicepresidente. Ha contribuito a fondare la Società Italiana di Medicina di Montagna, entrando a far parte del Consiglio Direttivo e ricoprendo per un triennio la carica di Presidente. Nel campo della medicina di montagna ha organizzato conferenze e convegni nazionali ed internazionali, e ha partecipato come coautrice alla stesura di alcuni manuali. Ha partecipato all’inizio degli anni ’80 alla prima spedizione alpinistica extra- europea femminile, capitanata da Silvia Metzeltin diretta al Monte Meru in Himalaya. E’ stata Group Leader di Trekking International per alcuni anni e nel 2004, ha organizzato dal punto di vista sanitario i trekking del C.A.I. al Campo Base del K2. Attualmente è giornalista-pubblicista: negli ultimi anni ha scritto vari libri, è stata redattrice della Rivista della Montagna di Torino e conduttrice della trasmissione ”Qui Montagna Rifugi” per la Rai Regione Valle d’Aosta. Ultimamente collabora con il giornale valdostano “La Vallèe”.
GIUSEPPE RINALDI
Giuseppe Rinaldi, appassionato fin da bambino alla montagna, si è dedicato, in tale ambiente, a varie attività tra cui la corsa, corsa con le ciaspole, sci, sci alpinismo, alpinismo. La passione per la montagna, dapprima solo sportiva, si è, strada facendo, integrata con la necessità culturale di conoscere ed integrarsi con le popolazioni locali, cercando di captare la loro forza nell’affrontare la vita quotidiana spirituale e terrena. Nel 2009 prende vita un progetto che inizialmente aveva lo scopo di raggiungere le vette di tutti i “3000” dolomitici, ma poi si è sviluppato in un percorso più complesso con valori spirituali, umani e finalità di beneficenza concludendosi nel 2011 con il bilancio di 245 cime e un dislivello di 300.000 metri. Il progetto è stato documentato sotto vari aspetti: non solo escursionistico, alpinistico, sci alpinistico ma anche storico, culturale e sociale affrontando fatti della Grande Guerra, la pace e il mutuo soccorso tra la gente di montagna. Il materiale raccolto darà vita a documentari da condividere con tutti gli interessati al fine di stimolare, attraverso le molteplici visioni della Montagna, lo sguardo e aprire alla passione e alla solidarietà il cuore a 360°.
MASSIMO STOPELLI
Componente del consiglio direttivo e Istruttore I.S.A. della Falc, è da sempre fautore di nuove idee, situazioni aggregative e nuovi corsi (sua l’idea del primo corso di free-ride in FALC) ponendo la sua attenzione in particolare al sociale, con attività in montagna legate soprattutto alla formazione e all’educazione dei giovani. La sua più concreta e significativa realizzazione è stato, sempre in ambito FALC, il corso di formazione alpinistica “itinerante” per ragazzi dai dieci ai sedici anni, che nell’arco di sei anni sono stati da lui portati ad alti livelli di arrampicata. Complice di tutto questo è la sua innata capacità di legarsi ai giovani e di tenere i contatti con loro; capacità che trova la sua realizzazione, fin dal 1998, nelle attività della Comunità “Il Campo” o.n.l.u.s, impegnata nell’accoglienza di minori. Qui ragazzi e bambini possono fruire di molte attività tra cui, grazie a Massimo, l’avvicinamento alla montagna. Massimo, con il suo altruismo, la sua semplicità e la sua voglia di comunicare fornisce è un modello di vita per tutti i soci della FALC.
MARCO TOMASSINI
Marco Tomassini, speleologo e arrampicatore, da molti anni ha avviato un’importante opera di pulizia e chiodatura di nuove aree di arrampicata attorno a Finale e nel contempo di risistemazione, in chiave sicurezza, di alcune falesie contribuendo alla valorizzazione e divulgazione dell’arrampicata nel finalese anche attraverso guide escursionistiche e alpinistiche. E’ ideatore e promotore di “Finale for Nepal”, un progetto di volontariato sportivo pensato per unire in qualche modo Finale Ligure, capitale dell’outdoor con il Nepal, patria dell’alpinismo. Il progetto di chiodatura è pensato come volano per l’economia turistica nepalese ed è finalizzato ad incrementare un turismo sostenibile, in grado di promuovere la disciplina dell’arrampicata sportiva accanto alle altre attività outdoor già presenti sul territorio. Le enormi potenzialità delle regioni nepalesi fanno auspicare lo sviluppo della microeconomia locale con la promozione di piccoli villaggi locali, che potrebbero crescere e vivere con il turismo legato al free- climbing. Nel dicembre 2010 è iniziato il supporto economico della Dutch Mountain School, una scuola per sole donne dell’etnia Chpeng per insegnare loro una base di inglese in modo che, grazie ai nuovi progetti di trekking “home stay” nella zona, esse possano dialogare con gli stranieri che alloggeranno nelle loro case. Il turismo, cosi’, potrà essere per loro una fonte di guadagno dopo la pastorizia e l’agricoltura.
ALBERTO TOSETTI
Alberto Tosetti, fin dai primi anni di appartenenza al CAI, si è sempre impegnato a trasmettere ai più giovani la passione per la montagna. Con grande entusiasmo e con capacità organizzative è stato presidente della Commissione Alpinismo Giovanile del CAI di Bergamo a partire dal 1993 per complessivi quattordici anni. Ha collaborato, come consigliere e segretario della Commissione, alla realizzazione della nuova sede del CAI di Bergamo, il Palamonti. A partire dal 1996, si è impegnato in un progetto rivolto a ragazzi malati psichici, prodigandosi nella fondazione del gruppo “Piccoli passi per…”. L’Associazione riunisce familiari, volontari e persone sensibili al problema del disagio mentale e propone percorsi di condivisione basati sull’idea dell’auto-mutuo aiuto, facendo cioè in modo che lo scambio di esperienze ed emozioni di chi vive quotidianamente la dolorosa esperienza della malattia mentale, risponda nel modo migliore alle molteplici necessità delle famiglie. L’attenzione a questi temi da parte di Alberto si è espressa anche con la collaborazione offerta all’equipe del Day Care di Bergamo: ai pazienti affetti da disagio psichico ,seguiti dalla struttura ospedaliera, viene mensilmente proposta un’escursione in ambiente montano per favorire la socializzazione, l’aggregazione e l’inserimento sociale, sfruttando il rapporto con la natura e il paesaggio.
L’ingresso è libero.
Consultare il sito per ulteriori dettagli.
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