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29 Gennaio 2016

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BIG WALL: "El Son del Viento" nuova via sulla Parete Nord di El Diente, in Messico

Selfie da El Son del Viento. Foto: Gareth Leah

Selfie da El Son del Viento. Foto: Gareth Leah

El Son del Viento è la nuova via sportiva su big wall aperta in Messico da Gareth Leah, Sergio Almada Beretta e Octavio Aragon, il 22 gennaio, dopo 20 giorni di lavoro.
15 tiri 5.12d (7c),  su 420 metri, fino alla vetta di El Diente, un’iconico muro a forma di dente in Sierra Madre.

Leah fu invitato su El Diente nel 2014 da un gruppo di locali. Ha dichiarato a Rock and Ice. “Ho capito subito che volevo fare un percorso qui.”
Leah è ritornato a El Diente a novembre 2015, per iniziare a lavorare sulla nuova via, con Octavio “Ocho” Aragon e Sergio “Tiny” Almada – un veterano delle big wall che aveva fatto la prima salita di Son El Gigante a Basaseachi.

I tre hanno trascorso 18 giorni, di cui molte notti, a pulire  e attrezzare El Son del Viento.
Una volta concluse le operazioni, ci sono voluti  due giorni per scalare la nuova via. “La salita segue una linea più o meno diretta dalla base alla vetta, affrontando molti tetti spioventi e sezioni di tufo”, dice Leah.

El Diente, Parete Nord: via "El Sol del Viento". Foto: Gareth Leah

El Diente, Parete Nord: via “El Sol del Viento”. Foto: Gareth Leah

El Son del Viento è la prima via sulla Parete Nord di El Diente, ricca di storia dell’alpinismo.

Su molte pareti attorno al El Diente,  si trovano le prime vie attrezzate in Messico, e gli alpinisti che nel tempo hanno visitato quest’area hanno scalato a lungo la leggendaria pietra calcarea.

Nel 1962, il Sierra Nevada Club ha effettuato la prima salita di El Diente, prima di mettere gli occhi sulla Parete Nord. Il team comprendeva Miguel Angel Garcia Villareal, Dionicio Rodriguez Durón, Rogelio Trevino Manriquez, Adolfo Flores, e Humbero Pérez.

Nel corso degli anni successivi, squadre di alpinisti messicani hanno dedicato la loro vita alla salita, tentandola  con attrezzature e tecniche  vecchie. Al 7° tiro, c’è una croce  per commemorare  due alpinisti che hanno perso la vita nel tentativo di effettuarne la prima salita.

Quando Leah e il suo team hanno completato la prima salita della Parete Nord,  hanno trovato  lungo la parete l’attrezzatura vecchia, che ha ricordato loro gli alpinisti venuti prima , “i veri visionari, le generazioni in che erano anticipo sui tempi”, dice Leah.

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