Ho sentito dire, stasera, che il nostro viaggio siamo noi. Che il modo in cui viviamo è lo specchio di come ci comportiamo.
Allora forse, mi dico – anzi -mi chiedo, se siamo effettivamente così padroni del nostro destino.
Perché, lo confesso, quella è una delle mie paure più grandi: non riuscire a fare il punto in tempo e quindi, sbagliare strada; sbagliare viaggio.
Guardarmi indietro e accorgermi di aver sbagliato meta.
Effettivamente però, a pensarci bene, guardando alle mie spalle, mi rendo conto che senza dubbio ho imboccato strade sbagliate ma che alla fine, in un modo o nell’altro, me la sono sempre cavata.
Forse la paura vera dovrebbe essere quella di non partire mai per questo viaggio e rimanere fermi, immobili. Passivi.
Perché in fondo, una volta partito, da qualche parte arrivi sempre.
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