Una delle vie sportive più difficili al mondo, aperta e liberata da Adam Ondra nell’ottobre 2012. Stiamo parlando di Change (9b+), nella grotta di Hanshelleren – Flatanger in Norvegia, che trova una nuova ripetizione del primo tiro, da parte dell’atleta Karpos Alex Rhor. Svizzero, classe 1995, scopre l’arrampicata sportiva nel 2013 e nel giro di poco raggiunge le difficoltà più estreme. Giardiniere nella vita di tutti i giorni, vive l’arrampicata come una passione, ma questo non gli impedisce di portare comunque a termine salite di prestigio, tra cui spicca nel 2019 Illusionist (9a), sempre a Flatanger.
“Dopo il successo su Illusionist mi ero concentrato su Change” racconta Alex. “In realtà il mio tentativo è durato poco, perché quasi subito mi sono fatto male alla spalla provando il passaggio chiave sul tetto. Così ho preferito rinunciare”. Dopo è venuta la pandemia da Coronavirus e Alex Rohr non è più tornato in Norvegia, fino a quest’estate.
“A luglio sono tornato nella grotta di Hanshelleren, con l’idea di salire Change”. Un progetto che fin da subito si è rivelato complicato. “Le condizioni erano tutto tranne che perfette, con un sacco di infiltrazioni d’acqua. È stata una battaglia continua contro le prese bagnate” prosegue. “Ogni mattina arrivavo in grotta, mi riscaldavo e prima di provare i movimenti spendevo del tempo ad asciugare la maggior parte delle prese. Un momento molto difficile da gestire a livello psicologico, perché mi ha fatto perdere molto di quel ‘potere prezioso’ che avrei potuto utilizzare nei tentativi decisivi”. La maggior parte dei climber avrebbero rinunciato, ma non Alex che ha visto queste difficoltà come una sfida. “Ho cercato di insistere e ho continuato a provare. Mi sentivo in forma, sia fisicamente che mentalmente, così i risultati hanno iniziato ad arrivare. Ogni giorno passato nella grotta mi avvicinava sempre più all’obiettivo”.
Sul primo tiro di Change!
È il 12 agosto quando Alex porta avanti tre tentativi davvero buoni, nonostante le pessime condizioni. “Zero vento, prese gocciolanti e molta umidità”. Ma nonostante questo, “ho fatto il primo tentativo e ho subito sentito che era il più vicino in assoluto. Poi è arrivato il sole e ho dovuto aspettare cinque ore”. Una volta che la parete è tornata in ombra Alex ha rimesso imbrago e scarpette per un nuovo tentativo. “Qui mi sono reso conto che le condizioni erano ancora pessime, molto calde e umide, ma ho deciso comunque di provare e sfidare la fortuna. Sono partito e mi sono dimenticato che stavo scalando. Sono volato lungo tutto il percorso, fino al passaggio chiave. L’ho affrontato lucidamente, quasi in modo meccanico e nel giro di poco sono andato oltre. Sentivo che nulla avrebbe più potuto fermarmi, nemmeno la perdita di un appoggio di piede e le prese bagnate
sull’ultimo boulder di 7c”. Poi, la catena e i muscoli che si rilassano mentre le endorfine invadono il corpo. “È fatta!”.
Change
Aperta e liberata da Adam Ondra nell’autunno 2012 Change è una via di arrampicata sportiva localizzata nella grotta di Hanshelleren, a Flatanger in Norvegia. Una via di 55 metri divisa in due sezioni: un primo tiro raggiunge una catena, ed è gradato 9a+; la seconda parte rappresenta la sua prosecuzione e porta il grado a 9b+. Alex ha salito il primo tiro, infrangendo il muro personale del 9a. “Prima ho salito una dozzina di vie di 9a e mi sono avvicinato su un paio di 9a+. Finalmente infranto la barriera del 9a, sul primo tiro di Change!”. 9b+ il grado proposto da Adam Ondra e confermato sia da Ghisolfi che da Bouin. Sul primo tiro Bouin suggerisce il 9a+, rispetto al 9a+/b di Ondra, confermato anche da Ghisolfi e, oggi da Rohr, che spiega. “Penso che 9a+/b vada bene per questo primo tiro, bisogna tenere a mente che il modo in cui Adam lo ha salito è molto più difficile rispetto al grado che gli ha dato”. Alex potrebbe tornare sulla via nel prossimo futuro, per chiudere i giochi e segnare la quarta ascensione completa di Change.