Il Cammino di Santiago, le cui origini risalgono all’VIII secolo d.C., è l’itinerario di pellegrinaggio più famoso d’Europa. Il nome “Cammino di Santiago” indica in realtà tutti gli itinerari europei che conducono al sepolcro dell’Apostolo Giacomo, situato nella città spagnola di Santiago de Compostela. Con il rifiorire della tradizione dei pellegrinaggi qualche anno fa sono stati riscoperti numerosi percorsi di epoca medievale, ed è possibile che uno di essi si trovi proprio nei pressi di casa vostra.
Il Camino Francés (“Cammino francese”), lungo 770 km, è la strada più famosa per raggiungere Santiago de Compostela e inizia a Saint-Jean-Pied-de-Port, nel Paese Basco francese. Oltre il 10% dei pellegrini parte da qui. Il percorso si snoda verso ovest lungo la regione settentrionale della Spagna, toccando città di grande significato come Burgos e León e attraversando quattro comunità autonome spagnole: Navarra, La Rioja, Castiglia e León e Galizia. La durata media del viaggio va dalle quattro alle sei settimane con un ritmo giornaliero di 20–25 km. Questo percorso è famoso anche per gli ostelli pubblici o parrocchiali che si trovano direttamente lungo il tracciato. La condizione fondamentale per accedere a questi alloggi economici (dai 5 agli 8 euro) è presentare un passaporto del pellegrino valido. Tuttavia, la permanenza è limitata a una notte e non è possibile riservare i posti in anticipo, vale la regola del “chi primo arriva, meglio alloggia”. Ci sono però anche moltissimi hotel specializzati nell’accoglienza ai pellegrini.
Gli ostelli aprono normalmente tra le 14:00 e le 16:00, l’orario di quiete notturna inizia alle 22:00. Di solito questi alloggi sono arredati in modo molto spartano e spesso si tratta di dormitori misti con letti a castello.
Dotazione dei dormitori: gli ostelli per i pellegrini si limitano ad avere dei materassi, mentre coperte e lenzuola sono disponibili solo di rado e su richiesta. Un sacco a pelo personale è quindi imprescindibile. Sono raccomandati anche dei tappi per le orecchie e una lampada frontale o una torcia.
Sicurezza negli alloggi: anche durante un pellegrinaggio è consigliabile avere un po’ di sana diffidenza e non diventare troppo imprudenti. Non può mancare un occhio di riguardo per tutti quegli oggetti che non vanno mai lasciati incustoditi. Potete portarli con voi ovunque andiate, anche in cucina o in bagno, e tenerla vicino al corpo nel sacco a pelo quando dormite. Per lo zaino è raccomandabile usare una custodia protettiva da chiudere con un lucchetto a combinazione.
Preparazione dei pasti: gli alloggi tradizionali sul Cammino di Santiago sono dotati di cucine comuni. Tuttavia, spesso mancano gli utensili necessari e le stoviglie, quindi è opportuno limitarsi a cibi semplici. L’ideale sarebbe portare con sé anche le proprie stoviglie, sono consigliati posate, un coltello tascabile, un tagliere di plastica leggero e una grossa tazza da usare anche in sostituzione dei piatti se necessario.
Extra: In alta stagione, quando le opzioni per il pernottamento scarseggiano, si scopre lo spirito d’accoglienza della popolazione locale che mette a disposizione sistemazioni d’emergenza di ogni tipo, dalla sala comune dei vigili del fuoco locali al capanno da giardino di qualche privato o il magazzino della scuola di surf.
“Nessun pellegrino è mai tornato a casa senza avere un pregiudizio in meno e una nuova idea in più.” – Thomas More, politico e umanista –
Sul passaporto del pellegrino si raccolgono i timbri delle tappe visitate dal punto di partenza fino alla destinazione. Il documento viene timbrato negli alloggi in cui si trascorre la notte. Se una volta ci si dimentica di far mettere il timbro in ostello, c’è la possibilità di recuperarlo in chiese, uffici pellegrinaggi, uffici turistici e a volte in alcuni bar, caffè e ristoranti. Lo svantaggio è che questi luoghi potrebbero non essere aperti.
Per accedere alle sistemazioni economiche negli ostelli pubblici e parrocchiali bisogna assicurarsi che la documentazione dell’itinerario non presenti lacune: ogni tappa deve essere confermata con un timbro e, soprattutto, la data. Presentando il passaporto del pellegrino presso la tappa di destinazione a Santiago de Compostela si ottiene un certificato di pellegrinaggio. Questo ambito souvenir del Cammino di Santiago viene rilasciato dalla “Oficina de Acogida al Peregrino” (Ufficio di accoglienza al pellegrino), che si trova vicinissima alla cattedrale. Il certificato attesta ufficialmente l’avvenuto pellegrinaggio.
Dove procurarsi il passaporto del pellegrino: è consigliabile procurarsi il documento già prima di partire. Presso le istituzioni ecclesiastiche e alcune società autorizzate (ad esempio le Associazioni degli Amici del Cammino, www.caminodesantiago.gal) lo si può richiedere direttamente o scaricare i moduli necessari.
Tempo di lavorazione: Durante l’alta stagione il rilascio del passaporto del pellegrino può richiedere dalle tre alle quattro settimane, dunque è consigliabile richiederlo per tempo prima della partenza.
Scegli il periodo giusto: per via del clima mite il periodo migliore per partire sono i mesi da marzo a giugno e settembre-ottobre. In estate inoltrata il Cammino è molto trafficato a causa delle vacanze scolastiche e universitarie.
Camminare senza bagagli: molti tour operator offrono un servizio di trasporto degli zaini.
E la scarpa? Per un viaggio di questa portata la calzatura perfetta è ovvimente un must. Questi i modelli che LOWA consiglia per il Cammino di Santiago:
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