Ferrino presenta i primi risultati di un progetto triennale in collaborazione con il Politecnico di Torino per lo sviluppo di dorsi per zaini da escursionismo sempre più performanti ed innovativi.
La costante attenzione al miglioramento degli standard qualitativi di Ferrino non ha bisogno di presentazioni e l’evoluzione del catalogo di prodotti segue una metodica e continua ricerca.
Insieme al Politecnico di Torino l’azienda sta partecipando a un progetto europeo della durata di 3 anni che si propone di sviluppare nuovi dorsi per gli zaini da escursionismo: il focus della ricerca è garantire caratteristiche ergonomiche superiori e un comfort termico senza precedenti.
Per questo primo anno gli sforzi si sono concentrati sullo sviluppo di un nuovo schienale per il modello di zaino AGILE, un must have della nuova collezione.
Il primo obiettivo è migliorare l’esperienza di utilizzo dell’escursionista. Lo zaino che porta sulle spalle deve avere la capienza adatta e garantirgli, grazie alla presenza di tasche ed accessori, un trasporto agevole ed un accesso ottimale ai materiali. A fare la differenza però sono le caratteristiche tecniche dello schienale, fondamentali per gestire meglio il carico e la temperatura, impedendo sudorazione e sfregamento. Grazie a questa collaborazione l’AGILE è ora dotato di uno schienale ergonomico dalle alte prestazioni, capace di aumentare il comfort riducendo il tasso di umidità e la temperatura della schiena dell’utilizzatore. Per raggiungere questi ottimi risultati sono stati eseguiti numerosi test, in una camera climatica con temperatura controllata, che hanno permesso di gestire escursione termica e tasso di umidità. Le valutazioni portate avanti dall’equipe si sono svolte nella sede distaccata del Politecnico di Torino a Città Studi Biella.
Nello specifico, il Comfort Lab è specializzato nella valutazione dello stress termico durante l’attività sportiva. “Siamo in grado di replicare le condizioni ambientali di utilizzo di un capo o un’attrezzatura sportiva in una camera climatica, simulando condizioni particolarmente stressanti come caldo e freddo estremi. Misurando temperature, sudorazione ed intensità dello sforzo, otteniamo la valutazione dell’impatto del capo sulla condizione termica percepita”, riferisce la professoressa Ada Ferri, del Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia del Politecnico di Torino.
“Lo zaino è un’attrezzatura imprescindibile per l’attività outdoor, ma ha un grande impatto sugli scambi termici tra corpo ed ambiente. Con i nostri test abbiamo dimostrato che il ricambio di aria nel microclima tra il dorso e la schiena è il parametro che maggiormente influenza lo stress termico. Il confronto di oltre una decina di dorsi diversi ha permesso di individuare design e materiali più performanti, lavorando in stretta collaborazione con la divisione R&D di Ferrino”.
Grazie a questi studi si è giunti a una semplice, ma geniale, soluzione: forando il materiale spugnoso su più fronti, l’umidità trova via di fuga lateralmente, riducendo così la sudorazione. Da quest’idea è nato un nuovo sistema di canalizzazione per uno schienale all’avanguardia, che senza dubbio si dimostrerà indispensabile a coloro che lo proveranno.
La ricerca e l’evoluzione continua dei prodotti Ferrino non si fermano agli zaini. Non potevano mancare delle nuove soluzioni nella categoria di prodotto più iconica del brand torinese, con una riveduta e ampliata offerta di tende nella categoria 3 stagioni ad utilizzo estivo per rispondere con una gamma sempre più completa al crescente trend del fast trek.
I due nuovi modelli: THAR 2 e RIFT 2. Autoportanti, dal peso minimo inferiore o uguale ai 2 kg, sono perfetti per le attività che richiedono leggerezza e velocità di montaggio.
INFO: Ferrino