Attraverso il Planet Report e il People Report, Ortovox – l’azienda specializzata in attrezzatura tecnica per sport di montagna con sede a sud di Monaco di Baviera – documenta le sue iniziative a sostegno di un’economia responsabile.
I due report vengono pubblicati ad anni alterni e forniscono una panoramica dettagliata sui progressi che l’azienda sta compiendo per raggiungere gli obiettivi interni di sostenibilità. Il nuovo People Report 2023 si concentra sull’aspetto della collaborazione: da un lato analizzando la collaborazione con i fornitori volta ad affrontare spalla a spalla le nuove sfide della supply chain, dall’altro la collaborazione all’interno dell’azienda in preparazione alla legge tedesca sugli obblighi di approvvigionamento della catena di fornitura (LkSG). Il report illustra le iniziative aziendali sviluppate da Ortovox per dar vita a solide partnership lungo tutta la supply chain che consentano condizioni di lavoro sicure ed eque al personale impiegato. Quest’anno il report mette in particolare risalto i fornitori dell’Asia, perché è proprio in questo continente che viene prodotto circa il 50% dell’attrezzatura a marchio Ortovox. L’azienda bavarese, che si era autoimposta di produrre il 60% della merce in Europa, si allontana quindi da questo obiettivo – e ha buone ragioni per farlo.
“Il fatto che il fornitore abbia sede in Europa o in Asia non determina il modo in cui viene gestita l’azienda”, sottolinea Katrin Bauer, Head of CSR. “ Negli ultimi anni abbiamo fatto grandi passi in avanti nella gestione della supply chain. Con la vision corretta e un buon management è possibile garantire condizioni di lavoro eque in qualsiasi parte del mondo.” Il fornitore vietnamita Viva ne è un chiaro esempio. A seguito di un audit allarmante, Ortovox, insieme al general manager Jay Kim, è riuscita a ottenere miglioramenti significativi in termini di condizioni di lavoro. Tra questi rientrano l’assicurazione garantita anche per il lavoro temporaneo e la trasparenza dei registri orari e dei pagamenti dei salari.
Spesso il “Made in Europe” viene associato a buone condizioni di lavoro e a tratte brevi. “Tuttavia, abbiamo imparato che, prima di esprimere un giudizio in merito, è necessario considerare alcune variabili. Anche in Europa esistono stabilimenti produttivi che non soddisfano i nostri standard e che risultano essere molto più obsoleti rispetto ai moderni impianti asiatici”, sottolinea Bauer. “In Europa i trasporti avvengono prevalentemente su gomma, consentendo di trasportare con un singolo carico un numero ridotto di merci. Le merci che provengono dall’Asia viaggiano invece quasi esclusivamente via mare. Questo consente di trasportare con un solo viaggio una quantità di merce molto elevata. Quando si tratta di trasporto, la distanza deve quindi essere valutata sotto più punti di vista, poiché il percorso più breve non è sempre quello con le emissioni più basse.”
L’intero People Report è consultabile alla pagina ORTOVOX_PeopleReport_2023_EN.pdf
INFO: Ortovox