Quest’anno Polartec festeggia 30 anni di innovazioni in tessuti che hanno definito l’identità di intere linee di prodotti: lo fa con gli articoli sui Partner in Evidenza, a sottolineare le storie di collaborazione con i marchi che hanno condiviso il lancio di una innovazione. Oggi raccontiamo la storia di Jack Wolfskin, il brand che ha lanciato il pile originale in Europa.
NATO DALLA NATURA
La storia di Jack Wolfskin inizia nelle profonde foreste del territorio canadese dello Yukon, la stessa regione che ha ispirato Il richiamo della foresta, il famoso romanzo di Jack London. L’esploratore e imprenditore tedesco Ulrich Dausien siede con i suoi amici accanto al fuoco,
pensando a un nome per la sua nuova azienda. Viene da pensare che sia stato l’ululato di un lupo che perfora l’oscurità ad ispirarli, invece è l’attacco di un orso che, dando una zampata a Dausien sulla fronte, scatena un parapiglia. Nei giorni successivi alla vendetta della natura,
sono in grado di riflettere su ciò che avrebbe ispirato il loro nome, il logo e i valori dell’iconico marchio outdoor Jack Wolfskin: un avventuriero autentico nato dalla natura selvaggia.
Come Polartec, Jack Wolfskin sta celebrando 40 anni nel mondo outdoor. Dal 1981 equipaggia gli amanti europei dell’avventura con prodotti resistenti e belli allo stesso tempo per la protezione dalle condizioni atmosferiche e altre attrezzature outdoor.
All’epoca, Dausien capì che c’era un forte desiderio di avventura tra i giovani tedeschi e pensò che ci fosse molto spazio nel mercato dell’outdoor. Così si fece carico di colmare quella mancanza – il che è comprensibile considerando la sua storia.
DA PICCOLA PULCE A GROSSO LUPO CATTIVO
Alla fine degli anni ’70, si poteva trovare il boy scout Ulrich Dausien a vendere kefiah e stereo di seconda mano al mercato delle pulci vicino al ponte Eiserner Steg di Francoforte. All’inizio lo faceva per finanziare i suoi studi, ma i suoi affari andavano meglio del previsto, e in poco tempo aveva messo da parte i suoi primi 10.000 marchi tedeschi. Non passò molto tempo che Dausien iniziò a vendere attrezzatura outdoor nel suo nuovo negozio, Sine, a un vorace mercato di giovani avventurosi. Chiamato come il suo gruppo di boy scout, fece crescere Sine in un franchising di 13 negozi di successo che vendevano equipaggiamento di altre aziende. Ma Dausien voleva da sempre creare il proprio marchio per realizzare prodotti di qualità superiore e avere più voce in capitolo nello sviluppo. Così a 24 anni fondò Jack Wolfskin e nacque una leggenda.
L’IMPRONTA DELLA ZAMPA LASCIA IL SEGNO SUI PILE
Mentre viaggiava in America alla ricerca di nuove attrezzature e ispirazione, Dausien si trovò nella California del Nord durante l’epoca d’oro della nascente industria dell’outdoor. Nuovi marchi stavano spuntando per supportare gli appassionati di outdoor e per equipaggiare l’outfit dello stile di vita avventuroso. Fu qui che scoprì un nuovo tessuto rivoluzionario chiamato Polarfleece, sviluppato da Malden Mills, e presto si trovò a vendere capi in pile prodotti dai marchi americani di outdoor. Vendevano così bene che decise di produrre i propri prodotti con il nome di Jack Wolfskin. I due marchi appena nati si incontrarono nel 1988 per introdurre il pile in Europa e cambiare per sempre il gioco dell’outdoor.
Jack Wolfskin divenne rapidamente il più grande produttore e venditore di pile del continente; negli anni ’80 e ’90 era il “Brand del Pile”. A un certo punto aveva cinque fabbriche in tutta Europa che tagliavano e cucivano pile all’impazzata. Introdusse colori audaci e stampe uniche che resero
popolare la moda sulla neve degli anni ’80, mentre guidava il movimento per il pile come prodotto lifestyle in Germania. Da quel momento l’impronta di zampa di Jack Wolfskin è diventata un simbolo immortale sul pile.
IN TESTA AL BRANCO DELLA SOSTENIBILITA’
Dausien uscì da Jack Wolfskin nel 1994, ma lasciò in eredità un marchio impegnato nell’amore per l’aria aperta, sia a livello di avventura che di salvaguardia. La sostenibilità è una parte vitale del
DNA di Jack Wolfskin. Dall’approvvigionamento di materiali sostenibili all’eliminazione di sostanze non naturali, fino al sostegno delle iniziative di difesa e reintroduzione del lupo nei primi anni ’90. Proprio come Polartec, il brand si impegnò presto nella protezione dell’ambiente da tutti i punti di vista. Ed eccoci nel 1999, quando Jack Wolfskin lanciò la Polartec Recycling Collection, appena sei anni dopo che Polartec aveva introdotto il primo pile riciclato. La collezione fu la prima del suo genere nel settore dell’outdoor, e ispirò Jack Wolfskin a spingersi ancora oltre con il suo impegno per la sostenibilità. Ora vi mostriamo cosa intendiamo.
PARTNER DA 40 ANNI
Stiamo per presentare per l’autunno/inverno 2021 una nuova collezione ispirata agli stili iconici di Jack Wolfskin del passato. La DNA Hike Collection è una rivisitazione in chiave moderna di classici prodotti in pile aggiornati con le ultime tecnologie sostenibili, tra cui:
Per celebrare questa tradizione di innovazioni, abbiamo sviluppato un nuovo tessuto Polartec Windbloc fabric con materiali riciclati al 100% appositamente per la Blizzard Jacket. È la prima del suo genere a presentare fibre sintetiche riciclate nello strato esterno e interno, con una membrana impermeabile e traspirante nel mezzo. Questa nuova collezione è un segno che siamo tornati alle nostre vecchie radici di leader dell’innovazione sostenibile negli spazi all’aria aperta. 40 anni sono solo l’inizio.
LIVE FROM THEN VOL. 19…
Come parte della nostra celebrazione a puntate di 30 anni di collaborazione con i marchi Outdoor più innovativi, stiamo pubblicando “poster musicali” ispirati ad alcune delle nostre band preferite.
INFO: Polartec