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3 Gennaio 2019

Karpos · Events & Testimonial News

Matteo Della Bordella entra
nella famiglia Karpos!

Il fortissimo alpinista italiano, Presidente del mitico gruppo dei Ragni di Lecco, nonchè blogger di Mountainblog, è entrato a far parte della famiglia degli Ambassador di Karpos. In questi anni Matteo rappresenta un riferimento a livello internazionale per il suo alpinismo tecnico, amante della verticalità, della roccia vera, delle pareti che tolgono il fiato. Un legame perfetto con Karpos che è nata dalle Dolomitiche verticalità di Manrico Dell’Agnola, dall’aspro calcare della Marmolada di Maurizio Giordani, alle bianche e severe pareti Himalayane di Marco Confortola.

Matteo Della Bordella è l’ambassador ideale per Karpos“, sottolinea Gioia Cremonese Brand Manager di Karpos, “in quanto incarna a pieno i valori che abbiamo in azienda nel concepire il nostro approccio alla Montagna. La leggerezza e affidabilità dei nostri capi che consente di muoversi velocemente ed avere sempre dei margini in favore della sicurezza. Matteo è un alpinista completo in cui l’avventura è una componente essenziale in tutto quello che fa, come per noi in Karpos”.
Il sodalizio prevede un forte coinvolgimento di Matteo anche nel testare e sviluppare nuovi concetti di capi che il Reparto R&D di Karpos sta realizzando molto legati a quella che è e sarà la sua attività alpinistica dei prossimi anni.
Sono contento ed orgoglioso di poter collaborare con KARPOS”, conferma Matteo, “Perché penso che sposi in pieno la mia filosofia nell’andare in montagna e sia in grado di fornirmi i prodotti più affidabili, leggeri ed adatti alle mie esigenze. Inoltre, entrare in contatto con questa grande famiglia e lavorare a fianco di leggende dell’alpinismo come Manrico Dall’Agnola e Maurizio Giordani, mi fa credere che ci siano tutte le premesse per fare molta strada insieme”.

Chi è Matteo Della Bordella: ho 34 anni e sono nato a Varese. La mia passione per l’alpinismo e la montagna è nata a 12 anni, quando ho iniziato a muovere i primi passi in verticale in compagnia di mio papà, sulle pareti vicino a casa e sulle vie classiche di difficoltà moderata nelle Alpi. Nel 2008 mi sono laureato in Ingegneria Gestionale all’università LIUC di Castellanza, tuttavia pochi anni dopo, ho deciso di provare a dedicarmi completamente alla mia più grande passione, cioè l’alpinismo. Dal punto di vista alpinistico mi posso definire Lecchese d’adozione, visto che sono entrato a far parte del prestigioso gruppo dei Ragni di Lecco già dal 2006.
Grazie ai Ragni ho avuto l’occasione di crescere come alpinista e come persona ed iniziare a girare il mondo alla ricerca di nuove sfide su pareti vergini da scalare. Negli anni ho avuto la possibilità di scalare in territori remoti e su pareti fantastiche, come quelle della Patagonia – terra a cui sono particolarmente legato – della Groenlandia, del Pakistan, dell’India o dell’Isola di Baffin.
Mi piace praticare un tipo di alpinismo che definisco “by fair means”, dove limitando al massimo l’utilizzo della tecnologia e degli aiuti esterni, lo scalatore è chiamato ad una sfida ad armi pari con la montagna. Per questo motivo nella mia carriera di alpinista ci sono stati parecchi successi, ma anche tanti fallimenti i quali mi hanno messo di fronte ai miei limiti di uomo nei confronti della natura, e spesso queste rinunce mi hanno insegnato ancora di più rispetto alle volte in cui sono arrivato in cima.
Amo le grandi pareti verticali di roccia, quelle dove la sfida è riuscire a salire, possibilmente in arrampicata libera, con poco materiale e su difficoltà elevate, che mi mettono a dura prova. Tuttavia, oltre all’aspetto più tecnico della verticale, posso definirmi un amante dell’avventura a 360 gradi e per questo motivo, mi piace cercare nelle mie spedizioni di unire diverse discipline e diversi tipi di sfide; oltre alla parte alpinistica, in molti dei miei viaggi, una grande sfida è stata già quella di raggiungere la parete e ritornare indietro.

INFO: Karpos

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