Alle 9 di mattina del 17 marzo, lo scialpinista e ultrarunner del team The North Face Mike Foote ha intrapreso una nuova avventura: una salita e discesa con gli sci, per 24 ore senza interruzioni, con l’obiettivo di superare il record dei 60.000 piedi verticali.
Alle 9 di mattina del giorno successivo, Mike ha battuto il record mondiale a Whitefish (Montana) compiendo una verticale di 61.200 piedi in 24 ore (più di 18.650 MT).
“Si tratta della sfida più impegnativa dal punto di vista fisico che io abbia compiuto nella vita e raggiungere questo traguardo in un luogo in cui ho vissuto parte della mia storia, dove ho tanti amici e che ospita la comunità a cui appartengo significa davvero molto per me. Ammetto di esserne stato ossessionato nel corso degli ultimi 6-7 mesi e ho fatto molti sacrifici per poter poterlo conquistare; devo dire che ci si sente benissimo a sognare in grande e realizzare quello che ci si prefigge di fare” spiega Mike.
Il record precedente era detenuto dall’austriaco Eckhardt Dolshlag, mountain biker e scialpinista professionista, che aveva raggiunto i 60.000 piedi nel 2009 migliorando il suo risultato precedente (sempre record mondiale) di 57.000 piedi raggiunto nel 2007. Nel 2011 il campione mondiale di scialpinismo professionistico Florent Perrier aveva provato a battere il record, fermandosi poco prima del traguardo dei 60.000 piedi.
Foote è riuscito a battere i risultati raggiunti dai suoi predecessori compiendo 60 tratte da 1.020 piedi all’interno del Whitefish Mountain Resort. Per rendere l’idea di quanto sia stata incredibile la sua impresa, 60.000 piedi corrispondono a:
- 48 Empire State Building
- 600 balenottere azzurre, se misurate dal naso alla coda.
Il percorso con cui Mike ha scelto di cimentarsi per 24 ore è la Ed’s Run nel Whitefish Mountain Resort, da sempre il suo luogo preferito per gli allenamenti. “Ho scelto Whitefish perché è il luogo dove ho trascorso i miei 20 anni sciando e andando alla scoperta della montagna. Sono cresciuto giocando a baseball in Ohio e non ho mai visto una montagna sino ai 18 anni. Whitefish è il luogo in cui ho iniziato ad amare l’uphill. Ho lavorato in quella zona per alcuni anni e spesso prima di uscire in pattuglia mi arrampicavo fino in cima alla montagna, lasciando alquanto stupiti i miei compagni che pensavano fossi matto!” racconta Mike.
Con il passare del tempo, Whitefish è diventata il ritrovo di una delle più importanti community i dedicate allo sci uphill del paese, con dozzine di atleti che raggiungono la vetta ogni giorno utilizzando una via prestabilita. “La mia connessione con questo luogo, con queste persone e con questa via era così forte che non avrei mai potuto tentare questa impresa in un altro luogo” conclude.
Mike Foote è conosciuto per la sua passione per le imprese impossibili. Nel 2016, insieme al compagno di team Mike Wolfe, si è messo alla prova con la Crown of the Continent Traverse, un percorso da Missoula (Montana) a Banff (Canada). L’avventura ha richiesto 24 giorni durante i quali il duo ha coperto le 600 miglia del percorso. Foote inoltre ha inoltre conquistato il podio della famosa Hardrock 100 in tre diverse occasioni, ed il suo palmares è arricchito da ottimi piazzamenti in molte altre competizioni (Ultra-Trail Du Mont Blanc, Squamish 50 mile, Yakima Skyline 50K, The North Face Lavaredo Ultra Trail, Ultra Trail Mount Fuji e The Bear).
Oltre al Big Sky Mountain Resort, Foote e Wolfe sono i promotori della “The Rut”, un’entusiasmante competizione di skyrunning internazionale con gare su varie distanze: 50K, 28K, 11K e Chilometro Verticale.
Il nuovo record mondiale sarà verificato nelle prossime settimane.
Credits The North Face/ Mark Irving
INFO: The North Face