Si sono svolte ieri le semifinali della disciplina Lead ai Campionati Mondiali Giovanili di Arrampicata Sportiva per la selezione degli atleti che avranno accesso alle finali in programma per sabato 5 settembre.
I 156 atleti in gara al Climbing Stadium di Arco del Garda Trentino hanno lottato presa dopo presa per guadagnarsi gli 8 posti disponibili per ciascuna categoria (48 in tutto) e concorrere così all’assegnazione dei titoli mondiali juniores nella lead, la disciplina più nobile dell’arrampicata sportiva.
I giovanissimi climber, dopo aver avuto la possibilità di analizzare la via preparata dai tracciatori per dieci minuti, sono rimasti nella zona d’isolamento fino al loro turno di gara.
I tracciati proposti per le sei categorie (maschili e femminili suddivisi in Youth B, Youth A e Juniors) hanno così potuto vedere il top posto dopo il grande tetto con un’onda rovescia, tipico del Rock Master, da superare per avere accesso al breve muro conclusivo che porta all’ultima presa. Il risultato di ieri ha visto la classifica generarsi dallo spareggio con i risultati delle qualifiche.
Nella categoria dei più giovani in gara, gli Under 16, ad arrivare più in alto sono stati il belga Harold Peete, atleta dal ritmo di gara costante e preciso, e il francese Sam Avezou. Il miglior risultato di Peete lo porta, secondo la logica di qualifica adottata, alla prima posizione. Alle loro spalle arrivano alla stessa presa le due promesse italiane, l’altoatesino neo-campione mondiale Boulder Filip Schenk e il genovese Pietro Biagini, insieme al francese Pierre Le Cerf. Con la stessa formula di spareggio si posizionano rispettivamente al terzo, quarto e quinto posto della classifica provvisoria. A completare la lista dei finalisti sono lo spagnolo Mikel Asier Linacisoro Molina e il giapponese Katsura Konishi.
Tra le ragazze è di nuovo l’eccezionale 14enne americana Ashima Shiraishi, fresca del titolo mondiale Boulder, l’unica a raggiungere il top. Al secondo posto della classifica provvisoria troviamo la slovena Mia Krampl e al terzo, a un soffio da lei, una grandissima Laura Rogora. Al quarto posto si è piazzata l’altra talentuosa americana Brooke Raboutou (figlia di Didier e Robyn Erbesfield, star dell’epoca storica d’oro di Rock Master). Completano la lista delle finaliste Eliska Adamovska (Cze), Elena Krasovskaia (Rus), Jani Zoraj (Cro) e Viktoriia Meshkova (Rus).
Nella classe maschile Youth A nessuno è riuscito a raggiungere la catena e abbiamo una sorpresa al primo posto della classifica provvisoria con lo svizzero Sascha Lehmann, che è arrivato più in alto di tutti. Al secondo posto troviamo il francese bronzo nel Boulder Hugo Parmentier e al terzo il giapponese Ogata Yoshiyuki. Inaspettato anche il quarto posto del giovane americano Kai Lightner che, nonostante la preparazione e la tenacia, cade appena superato il famigerato tetto, prima del muro che porta al top. Completano la classifica Taito Nakagami (Jpn), Vladislav Shevchenko (Rus), l’atleta lombardo Stefano Carnati (Ita) e Minyoung Lee (Kor).
Tra le giovani dell’Under 18 è stata ancora lei, la formidabile slovena Janja Garnbret, già laureata campionessa del mondo boulder, l’unica a centrare il top. Al secondo posto si è piazzata la giapponese Aika Tajima e al terzo l’americana Margo Ayes, medaglia d’argento nel boulder. Le azzurre, Asja Gollo (bronzo del boulder) e Ilaria Scolaris, raggiungono la stessa presa ma, con il calcolo dello spareggio, conquistano rispettivamente un’ottima quinta e sesta posizione nella classifica provvisoria. Le seguono nell’ultimo turno di gara l’americana Grace McKeehan e la svizzera Michelle Hullinger.
Per quanto riguarda i ragazzi Juniors nessuno centra il top, ma ad andare più alto di tutti è il giapponese Keiichiro Korenaga, seguito a breve distanza dal connazionale Yuri Hada. In terza posizione troviamo il russo Sergei Bydtaev che raggiunge la medesima presa di un altro giapponese, Tomoa Narasaki, che per via dello spareggio resta quarto. Seguono nella classifica, arrivati alla stessa presa, l’austriaco Bernhard Röck, il belga Simon Lorenzi e lo sloveno Anze Peharc. Alle loro spalle chiude l’elenco dei qualificati, all’ottavo posto, lo statunitense Jesse Grupper. Con un amaro nono posto, è fuori dalla finale, anche se di pochissimo, l’italiano Francesco Bosco.
Nella categoria femminile Under 20 chiudono la via, arrivando al top e piazzandosi ai primi tre posti in classifica, la belga Anak Verhoeve, la francese Julia Chanourdie e la svedese Ottilia Kajsa Rosen. Le seguono, con la stessa presa toccata, ma spareggiate dai risultati di ieri, l’austriaca bronzo nel boulder Jessica Pilz al quarto posto, e la slovena Tjasa Kalan al quinto. Alle loro spalle si piazza la francese Salomé Romain e al settimo posto la torinese Claudia Ghisolfi. Chiude la classifica l’austriaca Julia Fiser.
In programma oggi
Oggi è la volta della Speed mentre, gli otto atleti passati all’ultimo turno di gara nella Lead, disputeranno la finale sabato 5 settembre. Si assegnano anche gli Arco Rock Legend Awards, giunti alla 10ma edizione.
Informazioni dettagliate e aggiornamenti in tempo reale
Il programma di oggi venerdì 4 settembre
08:00-09:00 Apertura isolamento U16 + U18 Femmile e Maschile
09:15-09:25 Osservazione parete U16 + U18 Femmile e Maschile
09:25-11:55 Semifinali Lead U16 Femmile e Maschile
11:55-14:25 Semifinali Lead U18 Femmile e Maschile
15:00-16:00 Isolamento Junior Femmile e Maschile
16:40-16:48 Osservazione parete Junior Femmile e Maschile
16:50-19:20 Semifinali Lead Junior Femmile e Maschile
Tags: action, Arco, Arco Rock Legends, arrampicata sportiva, Campionati Mondiali Giovanili Arrampicata Sportiva, Climbing, lead, Speed