Finale Ligure, capitale europea dell’outdoor 2012: ogni anno qui si riversano centinaia di migliaia di appassionati di arrampicata alla ricerca del millimetro calcareo perfetto, furiosi biker all’insegna della discesa più adrenalinica, speleologi, slack liner, hiker e trekker pronti a vivere raffiche d’avventura.
Il mattino si desta e nelle vallate si vedono puntini colorati a due gambe, pronti a respirare natura. Qualcuno prima, altri dopo, tutti scendono nell’antico borgo, uno dei 100 più belli d’Italia. L’antico villaggio è una sorta di paesino di pirati; ogni frammento di mattone sedimentario ha la sua leggenda, ogni anfratto possiede il suo suono raccontato in un brandello di ricordo, ogni scorcio porta seco un profumo, un memento olfattivo.
Si passa da porta Testa e si prosegue verso la tradizionale piazza centrale, oltre Andrea dello storico Caffé del Borgo e i più classici e conosciuti esercizi. I turisti camminano e vedono “commessi”, “camerieri”, “negozianti”, ignorando ciò che potrebbero osservare, ciò che davvero vivono ogni giorno gli esercenti.
Questo è il mio amico Fabrizio.
Se percorri il cardo di Final Borgo, la strada centrale, proprio a partire da porta Testa, lo troverai nel Mountain Shop della Salewa, pochi passi lunghi e a sinistra compare l’insegna nera. Dirige l’esercizio; è ciò che in gergo inglese viene definito “store manager“. Dalla porta scura entran persone, guardano, parlottano, escono; qualcuno compra, altri semplicemente respirano l’aria finalese, che sa di magnesio e scalate. In pausa scompare, si allena, torna e scherza… mai troppo stanco per servire un cliente o fare una consulenza tecnica.
“Che bella giacca, chiedi al commesso”… e Fabri arriva con il suo miglior sorriso, vero e genuino.
Ma chi è Fabrizio? Be’ tante cose…
Con lui ho arrampicato molte volte, in più occasioni; è uno di quelli che vorresti aver vicino quando ti trovi in difficoltà ed è necessario cavarsela in fretta… Non perde mai la testa.
Si muove lesto, leggero. Se glielo chiedi, a suo parere è sempre alle prime armi; sono 25 anni che quando scala risponde questa cosa, non c’è verso di fargli dire che sa il fatto suo; ha la sua esperienza, avrà i suoi motivi. Tempo fa l’ho incontrato su una parete finalese e gli ho chiesto se poteva fare il tiro che avevo di fronte, dicendogli che era un quinto grado. Ha infilato l’imbrago ed ha risolto le difficoltà in un attimo; è sceso e se n’è tornato nello store che la pausa stava finendo. Si trattava di un 6b, niente di estremo, ma comunque un bel tirello. Non ha battuto ciglio, un semplice riscaldamento. Roccia o resina: lui prende e va.
Qualche settimana fa mi ha detto di aver preso la nuova “bici”, per dar due pedalate con quelli forti; ovviamente mi racconta sempre che chiunque è bravo, lui invece “sta migliorando”. Poco importa se quelli a cui sta dietro siano campioni di varie levature e di varie nazionalità. Poco importa se lui sia guida di mountain bike.
Quando vado in acqua uso il suo GAV, che mi ha regalato, il suo giubotto ad assetto variabile, per fare immersioni. Fabri ha pochi anni più di me, ma quando frequentavo le scuole medie lui era già un esperto sub. Non gliel’ho mai chiesto, ma certamente mi direbbe che c’è gente più brava…
Mi direbbe lo stesso se gli domandassi delle ciaspole, anche se guidava le persone tra crinali e boschi.
Mi direbbe lo stesso se gli chiedessi del tiro con l’arco, anche se faceva l’istruttore in America in New Empshire, spiegando il tiro istintivo, e andava a caccia nelle foreste di Rifle in Colorado, alla ricerca degli Elk, animali maestosi e possenti che gli indiani identificano come il cervo Wapiti.
Con Fabrizio ho fatto ripetizioni di mie vie e scalate in diversi luoghi, con concatenazioni in grotta, in mare, in canoa e a nuoto.
Fabri si allena per fare endurance di corsa e bici in solitaria; insieme abbiamo lavorato a svariati progetti, componendo anche un libro di ferrate; lui ha curato la parte fotografico naturalistica, pubblicando numerosi scatti con analisi di fauna e flora.
Il mio amico è questo e molte altre cose, per esempio è la persona che arriva e ti sa dare le risposte, quando entri in negozio e pensi di chiedere al …”commesso”…
