Lo scorso venerdì 18 settembre sei alpinisti della Tibet/China Mountaineering Association (CTMA) sono rimasti feriti a causa di una valanga mentre cercavano di attrezzare una via sul Cho Oyu.
Riportiamo alcune parti dei racconti dei soccorritori (fonte tradotta dall’inglese: Explorersweb.com) che, sotto una tempesta di neve, si sono adoperati per assistere gli alpinisti feriti:
“Alle ore 20.00 di venerdì, io ed il medico Alenka siamo saliti allo Swiss Camp dove abbiamo incontrato i primi 4 alpinisti tibetani, seduti su delle sedie. Stavano molto male, avevano delle commozioni cerebrali, soffrivano di cecità da neve e presentavano una serie di ferite che interessavano soprattutto le braccia” (Jagged-Globe).
“Erano stati colpiti da una valanga più o meno ad un’altezza di 8.000 m mentre cercavano di fissare delle corde. L’ondata di neve li ha trascinati giù oltre la Yellow Band, una parete quasi verticale e poi ancora più in a fondo oltre una scarpata che culmina sopra il Camp III. Entro le 12.00 sono stati trovati, riportati in superficie ed aiutati a scendere al Camp II e poi fino al Campo Base“.
“Un’ora dopo il nostro arrivo i primi 4 erano stati stabilizzati e messi in condizioni di riposo in attesa che si placasse la tempesta di neve. Ne sono arrivati poi altri due con ferite alla testa ed alle braccia. Alla fine, più o meno verso la mezzanotte anche l’ultimo alpinista tibetano è stato soccorso, era molto grave…Presentava delle importanti ferite alla testa, pesanti dolori al torace, alla parte bassa della schiena ed alla gamba. Alenka lo ha stabilizzato, gli abbiamo somministrato dell’ossigeno e gli abbiamo riscaldato la schiena con delle bottiglie di acqua calda; a questo punto lo abbiamo posizionato su una slitta e lo abbiamo trascinato giù dalla montagna nel pieno cuore della notte“.
“Con Alenka che ne monitorava le funzioni vitali e Tomas che lo teneva sveglio, alle 1:30 am abbiamo iniziato a scendere, un viaggio che è durato per 5 ore, lungo il ghiacciaio e attraverso una fitta neve che continuava a cadere. Alle 7.30 del mattino il paziente era al sicuro a bordo del Land Cruiser mentre i soccorritori facevano nuovamente ritorno al Campo Base.”
“Stiamo sperando di trovare altri alpinisti disposti a terminare il fissaggio delle corde sopra il C3 una volta che il terreno si sarà assestato dalla recente valanga.” – dichiara l’IMG Mike Hamill – “Se le condizioni del tempo continuano a migliorare, il team IMG potrà conlcudere entro i prossimi giorni”.
Sono numerose le spedizioni attualmente impegnate sul Cho Oyu, tra le quali ricordiamo anche quella di Walter Nones che Mountain Blog sta seguendo attraverso il suo blog.
I link alle spedizioni 2010 sul Cho Oyu:
Walter Nones
Adventure Consultants
IMG
Jagged Globe
C.A.B.A. Argentinean team
Amical
Kari Kobler
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