Ecco qualche scatto della piacevole conferenza vissuta insieme al mio amico e coautore Paolo De Lorenzi, come ospiti della prestigiosa associazione culturale A Compagna, a Palazzo Ducale a Genova.
Come al solito la vita corre in base a quanto noi decidiamo di spingere… Non è né merito, né colpa di alcuno, solo un insieme di nostre decisioni. Ho il brutto vizio di tirare sempre al massimo e il tempo scappa via tra le dita, per mia direzione. Ciò permette spesso che l’esistenza si manifesti tra combinazioni particolari… pago un prezzo sul presente, ma ho dei bei ricordi.
Il tema dell’evento era la presentazione dello studio antropologico “Villaggi Fantasma”, confezionato a forma di guida, perché possa esser fruito dalla grande massa. Mi aspettavo un pubblico curioso, ma non attendevo amici e persone significative per la mia vita. Un sorriso mi si allarga ancora sul viso.
Ho visto volti di personaggi noti che mi hanno fatto l’onore di ascoltare le mie parole. Grandi attori, eruditi professori e ricercatori, amici di vecchia data, giornalisti. Se non fossi un entusiasta inesauribile sarei stato imbarazzato al pensiero ch’essi fossero lì per me.
Tra i vari personaggi ho riconosciuto una mia professoressa degli anni dell’università, Silvana Raiteri, che mi aveva permesso di studiare la storia del commercio e delle esplorazioni, a cui tanto sono legato. Non so come potesse ricordarsi di me; io pensavo alla combinazione fortuita, invevce lei è davvero venuta ad ascoltare me.
Anche se faccio lo scrittore, (e molte altre cose, mio malgrado), sono uno storico di estrazione. Ho potuto parlare con tante persone, mi sono state proposte altre serate, eventi, libri, lavori… come sempre, da cosa nasce cosa, basta incontrarsi e non aver paura di faticare, determinati a essere senza avere.
Per viver quella serata non ho quasi dormito per due giorni, a parte un breve sonnellino fortuito, (coatto per la mia mente)… A metà del secondo pomeriggio, Chiara, la mia collaboratrice, mi ha trovato steso per terra su un materasso da arrampicata.
Non ricordo nemmeno di essermi addormentato… 25 magnifici minuti… Mi sono destato, rinfrescato ed ero pronto per caricare i libri nello zaino e andare a palazzo ducale.
Nel frattempo ho incontrato Rosa, imprenditrice artigiana fantasiosa e artista. Riunione letteralmente di corsa andando verso la sala della Compagna. 500 utili metri. Ho salutato lei mentre già Paolo mi attendeva: due parole al volo, discorsi e accordi con giornalisti, studiosi antropologi, geologi. Tre telefonate di lavoro nel quarto d’ora accademico preserata e poi… si va in scena!
Non ho dimenticato alcunché? Dunque ho i libri, il vestito, il proiettore… ah certo… il discorso. Non l’ho preparato. Ecco cosa mancava; non c’è problema, tanto “la so”… E’ semplice passione che fluisce con affetto verso gli astanti che diventano amici e compagni.
Ed ecco come nasce una bella serata… credendoci.
Alla prossima… ma prima di essa, via di corsa ad accompagnare a casa la splendida compagna e poi a farsi trattare un braccio con i ganci da fibrolisi per un’ora abbondante di fila… Devo ancora guarire o non potrò scalare le vette che voglio. Piano piano si fa tutto. E la giornata è ancora lunga, dopo il dì, c’è la notte a comporla e ancora tanto da fare.
Nel tragitto verso i monti è bene pensare alla prossima serata.