Tra i protagonisti principali dell’edizione 2011 del TrentoFilmFestival c’è sicuramente Simone Moro, che nella serata alpinistica del 2 maggio al Teatro S. Chiara ci ha catturati tutti con una coinvolgente narrazione delle sue imprese alpinistiche: Simone ha scelto di prenderla alla lontana, facendo un lungo percorso che quasi senza mai una pausa per riprendere fiato lo ha condotto attraverso successi e insuccessi, invernali riuscite e traversate inimmaginabili, fino all’ultima conquista – lo scorso febbraio – della prima invernale al Gasherbrum II.
Il suo scopo – dichiarato fin dall’apertura di serata – era dimostrare che il suo alpinismo non è solo tecnologia ed esibizionismo mediatico, e che il suo narrare la sfida alpinistica mentre si sta svolgendo non è blasfemo, nemico dell’alpinismo romantico, anzi, è voglia di condivisione, di raccontare appunto al più grande numero di persone, le sue emozioni, le paure, i successi come le sconfitte.
Di tutto questo – ma anche dell’amicizia con Denis Urubko, suo compagno di cordata e vincitore del Premio ITAS per la letteratura di montagna 2011 – Simone ci ha parlato durante una visita lampo nella redazione di MountainBlog il pomeriggio prima della sua serata-evento al TrentoFilmfestival.
Intervista di Andrea Bianchi
Riprese e montaggio: Tommaso Brentari
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