Le grotte sono squarci nei misteri della Terra.
Semplici, difficili, facili, estreme… non importa. Non si scende nelle viscere di Gea per motivi “curricolari“, od almeno, io sicuramente non lo faccio per questo motivo.
Tempo fa ideai un piccolo cortometraggio da presentare fra gli altri nelle mie serate. Nacque in maniera insolità. Ero stato a scalare a Finale diverse volte, tra gli Antri Rossi ed il Bric Scimarco, e tornando la sera, una di esse, convinsi il mio compagno di arrampicata, Ernesto, ad andare a vedere i ruderi della chiesa di Sant’Antonino. Arrivati a destinazione, in mezzo al bosco, egli mi disse che oltre alla piccola suggestiva navata avrei trovato nel sottosuolo la cripta.
Scesi subito riscoprendo un altare ed un abside in stile romanico, pieni d’incanto. I miei studi storici mi permisero di riconoscere forme e struttura, cionostante il sortilegio di quel momento non scomparve. Esclamai: “in un film di Indiana Jones ora troverei il cunicolo che porta al tesoro“.
Immaginiamo di trovarci in un bosco, la sera, in una chiesa sconsacrata, nella sua cripta sotterranea. Pensiamo di esser lì ad ascoltare le leggende che albergano in essa… Ipotizziamo di cercare un illusorio passaggio segreto, e di scoprire che in quel punto…tale portale esiste. Da quella crpta sia accede infatti ad una grotta.
Sono tornato a Sant’Antonino con Fiammetta ed un amico, Paolo, per fare il citato video che potesse ritrarre quelle sensazioni, quel misto di curiosità e sensibile mistero, per cercar di condividerle con gli altri.
Nello stesso movie ho inserito le riprese del Buranco de Strie, la grotta delle Streghe. Una piccola voragine con uno sviluppo di 80 metri… tutti completamente verticali. Il classico pozzo senza fondo, benché in fondo noi ci arrivammo. E’ l’antro considerato come la prova del guerriero dagli speleo di Liguria; per noi è più che altro un luogo dove trovare pace.
Ho chiamato questo video: Cuori nelle Tenebre.
Mi sembrava la cosa più semplice.
Christian Roccati
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