La Carta ONU dei Diritti dei Disabili, assieme alla bandiera del Veneto con la sua scritta di pace, partiranno domani 12 gennaio per la Patagonia. Le porterà Simone Salvagnin, ventottenne di Schio, in provincia di Vicenza, ipovedente (conseguenza di una retinite pigmentosa) e campione mondiale di arrampicata sportiva, che si appresta a dare vita a due spedizioni successive in Sud America.
Nel corso della prima spedizione, denominata Patagonia Experience 2012, Salvagnin tenterà la scalata del vulcano più alto del mondo, l’Ojos del Salado, 6.981 metri di altezza, situato tra Argentina e Cile. La seconda lo vedrà discendere in bicicletta per circa 2000 km, a cavallo di un tandem con il suo amico e accompagnatore Enrico Rizzolo, fino all’estremità della Terra del Fuoco, e percorrerne ulteriori 3000 tra Argentina e Brasile, assieme ad un’altra decina di ciclisti, per incontrare le comunità locali di origine veneta, iniziativa dal nome “Bici e Radici”.
L’impresa, patrocinata dalla Regione Veneto, è stata presentata ieri 10 gennaio a Palazzo Balbi di Venezia dallo stesso Salvagnin, dall’assessore alla promozione del Veneto Marino Finozzi e dal giornalista Claudio Tessarolo, dell’ “Equipe Sans Maison” che accompagnerà e documenterà la spedizione, che sarà invece seguita a livello regionale da Zeta Group. Nell’occasione Finozzi ha consegnato la bandiera del Veneto a Simone, salutato anche dall’assessore ai flussi migratori Daniele Stival.
Patagonia Experience 2012, sostenuta anche dall’Associazione Onlus “Spirito di Stella”, prevede l’inizio della scalata all’Ojos del Salado lunedì prossimo, 16 gennaio. Se tutto andrà bene, la vetta dovrebbe essere conquistata in una quindicina di giorni, spostando sempre più in alto il campo base prima dell’ultimo tratto.
Successivamente comincerà il percorso in bicicletta, la cui conclusione è prevista verso il 22 – 23 marzo prossimo, mese entro il quale dovrebbe avvenire il ritorno a casa. Salvagnin porterà con sè la bandiera di San Marco e appunto la Carta ONU dei Diritti dei Disabili, che farà sottoscrivere alle personalità politiche che incontrerà lungo il percorso.
Il Veneto la firmerà ad avventura terminata, con una decisione ufficiale presa dalla Giunta. Proprio per questo Finozzi ha deciso di rinviare la sua sottoscrizione del documento, inizialmente prevista per oggi. Non si è sottratto alla domanda se sia più “disabile” chi è ipovedente o chi non è in grado di scalare una vetta: “l’unica vera disabilità è quella mentale – ha risposto – che vuol dire essere convinti di non farcela o che non ci siano i supporti per farcela. E’ questa condizione che dobbiamo contrastare”.
Info: www.regioneveneto.it
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